Nizza: La sala di preghiera diventa un comando di polizia
31/08/2013
Nizza,
la sala di preghiera che si trova nel quartiere di Gambetta è stata chiusa, Mercoledì 28 agosto.
L'Associazione El Wajiz, aveva occupato questa stanza dal 2011, e aveva
ricevuto parecchi pareri sfavorevoli da parte della Commissione di Sicurezza del
Comune per la sua trasformazione in un luogo di culto, poichè dal punto di vista tecnico il
Comune non riteneva il locale idoneo a svolgere tale funzione per il pubblico.
Un'associazione di residenti, aveva anche protestato perchè la folla di fedeli che si recava in quel luogo per la preghiera bloccava il viale.
Nel giugno 2012, Christian Estrosi, il deputato UMP sindaco di Nizza , ha annunciato l'intenzione di trasformare il luogo di culto in una stazione di polizia. "Consiglio
Comunale poi ha votato il 25 lug 2012, una dichiarazione di pubblica
utilità per trasformare questo spazio di 140m2 nella stazione di polizia "
Dopo il procedimento di espropriazione , l'associazione El Wajiz ha lasciato la sede, con grande soddisfazione del sindaco di Nizza. "Se
io sono impegnato a garantire che tutti possono praticare la propria
religione con dignità, ma mi oppongo al fatto che uno spazio venga trasformato e utilizzato come luogo di culto senza autorizzazione, poichè questo è illegale e
dannoso per la sicurezza dei credenti e la tranquillità dei residenti. È per questo che accolgo con favore la chiusura del locale, "ha commentato Mr. Estrosi.
Questa chiusura senza proporre un nuovo spazio in cambio è un duro
colpo per i musulmani di Nizza e di tutte le Alpi Marittime, che stanno
già affrontando il problema di una carenza di luoghi di culto.
Il sindaco fu già nell'occhio del ciclone tempo fa quando scatenò una dura polemica in Francia per le dure
parole pronunciate contro i Rom. Christian Estrosi (UMP), vicino
all'ex presidente Nicolas Sarkozy, infatti disse nei confronti dei Rom, che - vorrebbe ''domarli''. Il sindaco ha annunciato di voler
trasmettere le sue ''istruzioni per l'uso'' a tutti i suoi
colleghi delle citta' di Francia. Le Associazioni di nomadi hanno
definito le sue affermazioni ''xenofobe'' . Per Francois Lamy,
ministro per i centri urbani, si tratta di affermazioni
''imbecilli e pericolose''.
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