mercoledì 14 agosto 2013

Aggiornamenti dall'Egitto 16:00

 Aggiornamenti dall'Egitto 16:00



Sarebbero 124 manifestanti uccisi, di cui alcuni con evidenti ferite da arma da fuoco, nello sgombero dei raduni pro-Morsi al Cairo. Lo ha constatato un giornalista dell'Agence France Press sul posto che ha contato il numero dei cadaveri, tutti uomini. Fra le vittime anche un operatore di Sky News, fa sapere l'emittente britannica. I Fratelli musulmani parlano di oltre 200 morti, una cifra al momento impossibile da verificare. Il ministero dell'Interno riferisce che diversi leader dei Fratelli musulmani sono stati arrestati ma non sono stati ancora forniti i nomi.

I manifestanti pro-Morsi dichiarano che nello sgombero dei loro presidi al Cairo sono rimaste uccise oltre 2200 persone, i feriti sono 10 mila. Lo riferisce l'Afp. È impossibile verificare queste cifre in modo indipendente.

Dai Fratelli musulmani al momento è giunta solo la conferma della morte della figlia 17enne di Mohamed el-Beltagy, un altro esponente del partito, che di recente aveva partecipato ai sit-in. La notizia è stata riportata da al Jazeera. Khairat al-Shater, attualmente in prigione, è considerato uno degli uomini più influenti della Fratellanza, il prossimo 25 agosto sarà a processo insieme a Rashad Bayoumi, altro potente leader del movimento, e alla Guida suprema, Mohammed Badie. Tutti e tre sono accusati di istigazione all'omicidio, riguardo agli scontri avvenuti a giugno davanti al quartier generale dei Fratelli musulmani.

La tensione resta comunque alle stelle in diverse zone : in particolare nel sobborgo di  al-Mohandessin, di Giza, dove i manifestanti stanno tentando di radunarsi in piazza Mustafa Mahmoud. Secondo i Fratelli Musulmani, già due manifestanti sarebbero stati uccisi per mano dei cecchini del ministero dell'Interno. Una marea umana si starebbe inoltre concentrando intorno alla moschea di al-Nour, nel quartiere centrale di Abbasiyah, dal quale i sostenitori di Morsi intendono raggiungere piazza Rabaa al-Adiwiyah, dove ancora in parte resiste uno degli accampamenti attaccati. L'altro, in piazza al-Nahda, è stato invece smantellato.

Il governo egiziano ha bloccato la circolazione dei treni per evitare manifestazioni al di fuori dalla capitale. L'emittente panaraba Al Jazeera riferisce che ad Alessandria i cittadini sono già scesi in piazza e la principale strada è stata bloccata.

La notizia dei morti durante lo sgombero dei presidi pro-Morsi da parte della polizia in Egitto è "estremamente preoccupante" per la Ue. "Ribadiamo che la violenza non condurrà ad alcuna soluzione e facciamo appello alle autorità egiziane a procedere col massimo autocontrollo" ha detto il portavoce di Catherine Ashton.


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