giovedì 15 agosto 2013

Egitto, pro-Morsi tornano in piazza.


Egitto, pro-Morsi tornano in piazza.

 15/08/2013

Dopo una mattinata di tregua, nella capitale e ad Alessandria risale la tensione. Ancora incerto il bilancio dei durissimi scontri di ieri: sono 700 secondo il ministero della Salute, 4500 vittime per i Fratelli Musulmani. Erdogan chiede riunione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. Francia, Germania, Italia e Gb convocano gli ambasciatori egiziani. Chiuso il passaggio con la striscia di Gaza

Il primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan è stato criticato per le sue dichiarazioni di oggi in merito alla collaborazione dell'occidente su quanto sta accadendo in Egitto in queste ore, dicendo che i leader occidentali stanno mantenendo delle  trattative segrete per quello che sta accadendo  in Egitto, sanno che si tratta di un colpo di stato ma loro non dichiarano pubblicamente. Erdogan ha detto in un discorso citato dalla stampa turca: "Un giorno i Faraoni affronteranno Mosè, che metterà fine alla tirannia."
Come risposta i Fratelli Musulmani hanno convocato, per questo pomeriggio marce di protesta nella capitale.

Il cuore simbolico è piazza Rabaa, sgomberata dalla polizia, e definita da Gehad El-Haddad, portavoce dei Fratelli Musulmani "la nostra Tian an Men". Barricate sono comparse a Ebeid Street, davanti alla moschea di al-Iman.Cortei di dimostranti che inneggiano al vecchio presidente sono in corso anche ad Alessandria, dove ieri è stata assaltata la Biblioteca.



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