I Comuni: "Il governo non ci lasci soli nell’accoglienza dei profughi"
30/08/2013
L’appello dell’Anci: “Servono risorse economiche, un nuovo sistema
per i minori soli e l’aiuto dell’Ue”. Rassicurazioni da Delrio: a giorni
il bando per allargare la rete di accoglienza
Roma – 29 agosto 2013 – Non solo Milano, ma tutti i Comuni italiani
chiedono al governo di non essere lasciati soli nell’accoglienza dei
profughi che arrivano sulle coste italiane, un’emergenza aggravata dalle
crisi egiziana e siriana.
La scorsa settimana una rappresentanza degli Enti Locali ha incontrato
il ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio. L’Anci spiega oggi
in una nota di aver “avanzato una serie di proposte volte alla
risoluzione delle più stringenti problematiche che si stanno
riscontrando nei Comuni italiani. C’e’ innanzi tutto il problema delle
risorse economiche a copertura dei costi dell’accoglienza,
particolarmente onerosi quando si parla di minori stranieri non
accompagnati”.
Nel corso dell’anno 2013 sono arrivati via mare in Italia circa 25.000
migranti, che nella loro quasi totalità sono richiedenti asilo, e quindi
hanno diritto a essere inseriti nelle strutture di accoglienza e a
restare sul territorio nazionale almeno fino alla audizione con la
commissione territoriale per la richiesta di asilo e alla definizione
del loro status giuridico. L’Anci ritiene indispensabile la “definizione
di un sistema strutturato, adeguato e monitorabile, per l’accoglienza
dei minori stranieri, particolare categoria di migranti, particolarmente
vulnerabile, ai quali i Comuni assicurano un ancor più elevato livello
di protezione”.
Al governo è stato chiesto anche di “attivarsi immediatamente, in sede
comunitaria, per avviare un confronto forte con l’Europa volto alla
definizione di specifici accordi finalizzati ad una maggiore e più
concreta condivisione di responsabilità fra Paesi membri in merito alla
gestione dell’arrivo dei richiedenti asilo sulle coste italiane. Gli
accordi esistenti infatti penalizzano l’Italia che, per motivi
geografici, resta il Paese maggiormente esposto”.
Da Delrio, sottolinea ancora l’Anci, sono arrivate “ampie
rassicurazioni”. E una prima mossa dovrebbe essere lo stanziamento delle
risorse necessarie per l’intera copertura dei costi sostenuti per
l’accoglienza e al rafforzamento dello Sprar che, “grazie al Bando che
il Ministero dell’Interno farà uscirà nei prossimi giorni, potrebbe
essere ampliato fino a 16.000 posti, avviandosi verso la definizione di
un Sistema Unico di Accog
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