giovedì 20 giugno 2013

Prof musulmano rifiuta di stringere la mano a studentesse

Prof musulmano rifiuta di stringere la mano a studentesse

20/06/2013

COPENAGHEN - Una soluzione peggiore del problema e una reazione infuriata: è il risultato di una settimana di polemiche sul fronte dell'integrazione e della tolleranza religiosa che ha scosso la Danimarca, dopo che un insegnante musulmano - commissario esterno agli esami - si era rifiutato di stringere la mano alle studentesse nella città di Horsens, nella regione dello Jutland. l'articolo è stato riportato dal portale ticinonline.

La storia - raccontata da tutti i mezzi di informazione danesi - prende avvio quando Youssef Minawi, commissario esterno di matematica agli esami di una scuola superiore di Horsens, rifiuta di stringere la mano alle studentesse, secondo il dettato islamico. Quando una giovane candidata apprende dal sito della scuola che il professore che la esaminerà ha assunto una posizione così ortodossa, denuncia la scuola per discriminazione, anche nel timore di ricevere un trattamento poco equo all'esame.

La scuola si trincera dietro un "è troppo tardi per reclutare un altro professore", mentre il ministero dell'Istruzione, chiamato in causa, sostiene che è l'istituto a doversela sbrigare. La soluzione trovata, è l'accusa dei tanti che sui social networks si sono espressi, è peggiore del problema: la preside Liv Tind Hauch decreta che il professore non stringerà la mano a nessuno, né maschi né femmine, e si rivolgerà agli studenti solo verbalmente.

Ce n'è per far irritare molti. Il portavoce per l'integrazione del partito del popolo danese, Martin Henriksen, giudica la scelta "totalmente idiota": "Se la soluzione trovata è quella di non stringere le mani a nessuno, la preside dovrebbe essere sostituita", detta allo Jylland-Posten, e invita il governo a "smettere di scansare le proprie responsabilità in nome del 'politically correct'".

La ministra dell'Istruzione, la socialdemocratica Christine Antorini, risponde piccata che "la responsabilità è della scuola, perché è la scuola a dover creare le condizioni che facciano sentire a loro agio gli studenti...'" e aggiunge: "È strano che Minawi abbia rifiutato una stretta di mano ad una donna... In Danimarca noi stringiamo le mani". Nel giro di pochi giorni è stato un polverone di reazioni: esperti religiosi, professori universitari, esponenti politici di governo e opposizione. Il professore di religione André Herbener dell'Università Syddansk, ha detto di ritenere quanto avvenuto "una tempesta in un bicchier d'acqua... se questi sono i fatti nessuno può realmente preoccuparsi di come possano essere trattati gli studenti", aggiungendo che "l'incidente non ha nulla a che fare con la discriminazione delle donne...semplicemente alcuni musulmani dei due sessi rifiutano di stringere mani che non appartengano a persone della famiglia". Parere diametralmente opposto quello della prof. Kirsten Ketscher, dell'Università di Copenaghen, secondo la quale qualunque "discriminazione in base al sesso è illegale... la religione non può ignorare i diritti dell'altro".

Molto più dure le reazioni della rete: tutti hanno contestato la scelta dell'insegnante e una commentatrice ha postato: "Ok, vogliamo fare il contrario? Un danese che rifiuta di stringere la mano ad un islamico...Sai che tempesta in un bicchier d'acqua!".

Lo Staff

Nessun commento:

Posta un commento