martedì 25 giugno 2013

"Niente cimitero per i musulmani"

"Niente cimitero per i musulmani"
25/06/2013

Il Consiglio comunale di Schlieren, cittadina di 13'000 abitanti alle porte di Zurigo, ha bocciato lunedì la proposta di creare uno spazio per i musulmani all'interno del cimitero comunale. La notizia è stata riportata dal Ticinonline.

Dura la reazione delle organizzazioni confessionali, che hanno bollato la decisione come un "deplorevole contraccolpo alla politica d'integrazione", considerando che il 16,5% della popolazione del comune crede nell'Islam.

I consiglieri contrari hanno però sostenuto che questi spazi "non rispettano il principio della tolleranza" e rappresentano un "cattivo presupposto per l'integrazione".

Il Consiglio centrale islamico: "Il 16,5% della popolazione di Schlieren è di religione islamica, costretti ad andare all'estero a seppellire i loro morti"

"Un deplorevole contraccolpo per una politica d'integrazione costruttiva": questa la reazione delle organizzazioni islamiche alla decisione del consiglio comunale di Schlieren (ZH) - cittadina di 13'000 abitanti alle porte di Zurigo - che ieri sera ha bocciato, con 22 voti contro 10, la proposta di creare uno "spazio confessionale" per i musulmani all'interno del cimitero comunale.

Il 16,5% della popolazione di Schlieren è di religione musulmana, sottolinea in una presa di posizione il Consiglio centrale islamico. La decisione del parlamento lancia un segnale sbagliato che rischia di vanificare il trend verso la creazione di spazi confessionali. Senza queste aree - scrive ancora il Consiglio - i musulmani si vedono costretti a seppellire i loro morti all'estero.

Nel canton Zurigo esistono attualmente due aree confessionali riservate ai musulmani: una in un cimitero della città sulla Limmat e l'altra a Winterthur. Cimiteri riservati ai seguaci di Maometto sono stati creati anche a Ginevra, Berna, Basilea e Lugano.

I deputati di Schlieren contrari alla creazione dell'area confessionale hanno in particolare sostenuto che questi spazi "non rispettano il principio della tolleranza" e rappresentano un "cattivo presupposto per l'integrazione"

Lo Staff

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