giovedì 13 giugno 2013

Germania: continuano gli attacchi alle moschee

Germania: continuano gli attacchi alle moschee. Denunce da parte delle associazioni islamiche che chiedono al Governo maggiore protezione.
13/06/2013

Germania: continuano gli attacchi alle moschee in tutto il Paese durante il processo a membri di un gruppo di estrema destra accusati di omicidi a sfondo razzista, lo ha reso noto il sito Immigrazioneoggi.

Le associazioni islamiche in Germania hanno denunciato che quattro moschee sono state attaccate in 10 giorni consecutivi dopo il processo a membri della Clandestinità Nazionalsocialista (Nsu), cellula neonazista, e hanno chiesto misure più severe e una lotta più decisa contro gli attacchi di matrice xenofoba verso i musulmani.
La questione dell’islamofobia in Germania è tornata a galla ancora una volta con il processo contro il neonazista Beate Zschap e quattro presunti sostenitori del gruppo terroristico Nsu, accusati di 10 omicidi. Otto delle vittime erano turche, una era un immigrato greco e l’altra una poliziotta tedesca. La prima udienza del processo si è tenuta il 6 maggio ma nonostante ciò le associazioni islamiche sostengono che gli attacchi contro i musulmani nel Paese non sono cessati.
Il Consiglio di coordinamento dei musulmani in Germania (Krm) ha annunciato che le moschee di Bullay e Magonza, nella Renania-Palatinato, nonché di Lengerich e Duren, sono state attaccate tra il 10 e il 20 maggio. Gli aggressori hanno scritto sulla porta della moschea di Duren che “la Nsu è viva e vi saranno altre vittime”, hanno appeso poster anti-islamici sulla moschea di Magonza e lanciato pietre e danneggiato in altro modo le moschee.
Il Krm ha condannato gli incidenti e chiesto che le moschee in Germania siano meglio protette, soprattutto ora che il processo è in corso. “Gli attacchi contro i musulmani e i loro luoghi di culto sono aumentati negli ultimi anni e questo ci mostra che la questione dovrebbe essere affrontata non solo dalle unità di sicurezza, ma dall’intera società”, ha dichiarato il portavoce di Krm.
Il direttore del Consiglio islamico tedesco ha sottolineato che la popolazione musulmana dovrebbe essere rassicurata: “Lo Stato dovrebbe adottare una posizione dura che sia un deterrente per gli estremisti di destra. Una volta che la responsabilità del Nsu è stata accertata, lo Stato avrebbe dovuto combattere contro la destra estrema più seriamente e con più determinazione. Purtroppo, non abbiamo visto una tale determinazione”, ha osservato.
Il processo ai membri del Nsu era stato originariamente fissato per il 17 aprile, ma è stato poi rinviato al 6 maggio a seguito di un acceso dibattito sull’accredito della stampa, poiché la Corte superiore dello Stato di Monaco rifiutava di accreditare i giornalisti turchi a seguire il processo. La Corte ha poi rovesciato questa decisione, dopo aver subito dure critiche, e ha deciso di consentire ad alcuni giornalisti turchi di assistere alle udienze.


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