mercoledì 26 giugno 2013

Palestina: Appello per liberare i detenuti malati

Palestina: Appello per liberare i detenuti malati


27/06/2013

Ahmad Sa'adat, leader nazionale palestinese attualmente in carcere, ha fatto un appello affinché la liberazione dei detenuti malati abbia la massima priorità nei prossimi accordi sul rilascio dei prigionieri, sostenendo che la loro continua detenzione è una condanna a morte.

Nel corso di una visita da parte dell'avvocato palestinese Fadi Obeidat nella prigione di Hadarim, Sa'adat ha detto che gli sforzi devono essere fatti per liberare i pazienti malati, sottolineando in particolare che l'amministrazione carceraria ha ammesso in un incontro che attualmente ci sono 25 detenuti malati di cancro.

Sa'adat ha condannato la cosiddetta politica di "sicurezza" che vieta le visite da parte delle famiglie dei prigionieri e che nega ai genitori il diritto di vedere i propri figli imprigionati, sottolineando che secondo uno studio all'80% dei prigionieri sarebbero stato vietate le visite dei parenti di cosiddetta "prima classe". Il leader ha aggiunto che privare i prigionieri delle visite dei familiari è una violazione arbitraria dei diritti umani fondamentali dei detenuti e dei loro familiari.

Vale la pena notare che a Sa'adat stesso sono state negate le visite dei propri figli e che è stata respinta anche la richiesta di sua nipote, che ha meno di un anno, di fargli visita, perché non è un familiare di "prima classe".

E Intanto continuano anche gli scontri ... giungono notizie in diretta nella notte, di incidenti a Nablus.
Scrive su Facebook Samantha Comizzoli "STANNO SPARANDO. Da circa un'ora, qui nel centro di Nablus, stanno sparando gas e altro. E' un disastro. Ho girato qualche immagine video,ma non sto qui al pc, si vede la luce del monitor... 'aria è irrespirabile, piena di gas. non se ne vanno. la città ha risposto accendendo le luci delle moschee e con la preghiera...ho filmato tutto fino ad ora, ma ora stanno sprando troppo vicino a noi.. quindi smetto. Non se ne vanno, sono arrivati dopo che le persone hanno risposto ai coloni che erano scesi in città." 


Lo Staff

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