Abbraccia l'Islam grazie al Hijab
Mercoledì 03/04/2013
La Gran Bretagna è la patria di una comunità di quasi 2,5 milioni di musulmani.
Jessica Rodi, 21 anni, britannica, ha voluto provare l’esperienza di indossare l’hijab per un giorno, e approfittare di questo evento anche per comprendere meglio cos'è l’Islam, ma non immaginava che questa esperienza avrebbe completamente cambiato la sua vita. Ha detto “"Ho preso parte alla prima Giornata Mondiale dell’Hijab il 1 ° febbraio di quest’anno, e sfidando me stessa, ho deciso di continuare a indossarlo per tutto il mese, al punto che non riuscivo più a ricordare, cosa si provava ad andare in giro senza hijab; Poi ho cominciato a leggere il Corano e ho trovato in quelle parole tanta verità, e molta in più rispetto alla Bibbia.
Ho anche fatto qualche ricerca sull'Islam e nel suo complesso, sentivo che era una religione che poteva darmi le risposte che cercavo, così ho deciso che sarebbe stata la mia religione."
Poi a continuato a raccontare che i genitori non erano contenti della sua decisione ma l’hanno accettata; i suoceri invece, sono stati di grande aiuto, e altri hanno voluto discuterne con lei per cercare di farle cambiare idea e altri ancora sono completamente usciti dalla sua vita "
L’evento aveva lo scopo di far comprendere ai partecipanti che l’hijab, rispetta un codice di abbigliamento obbligatorio per l’Islam, e che non è affatto un simbolo di repressione per le donne musulmane.
Jessica ha lamentato il fatto che molti musulmani non riescono a raggiungere i nuovi convertiti per aiutarli a conoscere meglio l'Islam. Dice: “Ho avuto un po’ di sostegno, ma molte persone sembrano non voler entrare in contatto con me, e in più ho trovato molte divergenze d’interpretazione tra i musulmani, e la reazione di alcuni di loro mi aveva portata al punto che ci sono stati momenti nei quali ho preso in considerazione il fatto di tornare indietro sulla mia conversione."
Per quanto riguarda la Ummah ... che è nelle mani di Allah; possiamo dire che se le persone di tutto il mondo, e di tutti i ceti sociali, si dimostrassero più aperte, forse potremmo andare avanti, ma dobbiamo prima liberarci da questo pantano di equivoci, rabbia e guerre inutili."
Lo Staff
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