martedì 16 aprile 2013

L’OIC sollecita l’azione delle Nazioni Unite per aiutare i musulmani in Birmania




L’OIC sollecita l’azione delle Nazioni Unite per aiutare i musulmani in Birmania

 
16/04/2013

JEDDAH - appello per un intervento delle Nazioni Unite per fermare gli attacchi contro i musulmani in Birmania.

 L’ OIC   ha sollecitato il governo birmano al dialogo chiedendo di  consentire a una delegazione ministeriale di discutere sulla  violenza anti-musulmana nel paese buddista.

l'OIC ha detto in una dichiarazione citata dalla Agence France-Presse (AFP). “L'Organizzazione per la Cooperazione Islamica invita le autorità birmane a rispondere all'appello dell'organizzazione e consentire ad una delegazione ministeriale dell’OIC di visitare la Birmania,” 

Più di 43 persone d’ all'inizio di questo mese,  sono state uccise e diverse moschee sono state bruciate in una settimana di violenza settaria nella città centrale di Meiktila. La violenza anti-islamica non tende a diminuire, ma anzi sono sempre di più le vittime di questi conflitti, e il clima di terrore è in aumento. 

Il  segretario generale dell’OIC, Ekmeleddin Ihsanoglu, ha dichiarato durante  una riunione d'emergenza "Tale violenza, è una chiara indicazione, che l’approccio del governo, nel trattare queste tensioni etniche e religiose, ha avuto esito negativo " 

Il capo dell’OIC ha criticato il rifiuto del governo birmano, di consentire a una delegazione dell’OIC di visitare la Birmania per verificare le segnalazioni di violenze anti-islamiche. 

"Nonostante i nostri tentativi di stabilire una comunicazione con le autorità di Myanmar (Birmania), incaricando una figura di spicco vicina al  paese, e chiedendo che gli venisse permesso di visitare il Myanmar e aprire un dialogo con i funzionari, il governo non si è dimostrato nè sensibile nè collaborativo"
 
Formatisi nel mese di settembre, il Gruppo incaricato al dialogo comprende 11 dell'OIC e 57 membri provenienti dall’ Afghanistan, Arabia Saudita, Bangladesh, Brunei, Gibuti, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Malesia, Sudan e Turchia.
 
Nel mese di ottobre, l'OIC ha cercato di aprire un ufficio in Birmania per aiutare i musulmani, ma la mossa è stata bloccata dal presidente Thein Sein in seguito alle proteste di massa dai monaci buddisti. L'OIC ha anche fatto appello alle Nazioni Unite chiedendo di intervenire per fermare gli attacchi contro i musulmani in Birmania. "Il Consiglio di sicurezza deve proteggere i diritti e la vita dei musulmani Rohingya," ha detto Ihsanoglu  alla riunione. 

La Saudi Gazette ha scritto che l’OIC chiederà al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite di inviare una missione d'inchiesta per indagare su tutte le violazioni dei diritti umani in Birmania. 

Wakar Uddin, direttore generale di Arakan Rohingya Union (ARU), ha dichiarato "Questo non è più un problema di Rohingya", "Sta diventando un problema islamico, perché gli elementi radicali in Myanmar stanno cercando di eliminare l'Islam dal paese." 

I musulmani in Birmania sono in gran parte  indiani, cinesi e del Bangladesh e rappresentano circa il quattro per cento della popolazione su un totale di circa 60 milioni di abitanti. 

I Musulmani sono entrati in massa in Birmania per la prima volta come lavoratori a contratto durante il dominio coloniale britannico, che si è concluso nel 1948. Ma nonostante la loro lunga storia, non sono mai riusciti a integrarsi pienamente nel paese.

Lo Staff

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