Almeno 110 persone uccise in Iraq dopo due giorni di violenze
24/04/2013
Almeno 110 persone sono state uccise in
Iraq da quando sono iniziati gli scontri ieri tra le forze di sicurezza e alcuni
uomini armati.
Le tensioni sono in aumento, decine di
persone sono state uccise e ferite quando le forze di sicurezza irachene hanno
preso d'assalto un accampamento, come forma di protesta contro il governo
sunnita a Hawija, nei pressi di Kirkuk,. In risposta al raid
è seguito un attacco ai posti di blocco dell'esercito iracheno.
Il corrispondente di Al Arabiya ha
riferito che alcuni funzionari iracheni si incontreranno a Anbar, nella regione
occidentale dell'Iraq, per discutere della crisi a Kirkuk.
Dopo il raid al campo, i comitati di
coordinamento ad Anbar hanno comunicato alle tribù della provincia di prendere le armi e di
rimanere in allerta.
Nel frattempo, al Parlamento Iracheno, Osama
al-Nujaifi ha etichettato l'incidente in Hawija come una
"catastrofe", aggiungendo che l'azione dell'esercito contro i
manifestanti era una "flagrante violazione della Costituzione."
Il Premier iracheno Nuri al-Maliki ha
ordinato l'istituzione di una commissione d'inchiesta per indagare sui dettagli
dell'incidente ad Hawija.
Lo Staff
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