12/04/2013
Un rapporto trapelato da un quotidiano inglese, sembra dimostrare che
l'esercito egiziano si è reso responsabile di aver torturato ed ucciso degli uomini, durante la
rivoluzione del 2011.
La relazione è stata presentata al presidente Mohammed Morsi all'inizio di
quest'anno. Le forze armate egiziane avevano dichiarato la loro neutralità
durante la rivolta, mentre le forze di polizia erano state accusate di essere
responsabili di gran parte dello spargimento di sangue.
Centinaia di persone
sono state uccise e molte altre sono state date per disperse, nel tentativo di reprimere violentemente la rivolta.
Aleem Maqbool, della BBC al Cairo, ha detto che il documento trapelato dal
quotidiano Guardian, implica chiaramente,
la partecipazione delle forze armate in gravi violazioni dei diritti
umani, durante gli scontri che colpirono l’Egitto nei 18 giorni di rivoluzione,
che portarono alla caduta di Hosni Mubarak. Il documento contiene
testimonianze relative ai civili, oltre che ai posti di blocco militari e ad alcuni
detenuti scomparsi.
Vi sono anche prove che i manifestanti di piazza Tahrir, sono
stati arrestati dall'esercito e torturati all'interno del vicino Museo Egizio,
prima di essere spostati nelle prigioni militari. The Guardian dice che tutto questo è
trapelato da un capitolo, del rapporto
redatto dalla commissione d'inchiesta, che è stato presentato al Presidente
Morsi all'inizio di quest'anno, ma che non è mai stato reso pubblico.
Lo Staff
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