Intervista esclusiva a Hamidur Rahman Azad, membro del
comitato di partito Jamaat-e-Islami
19/04/2013
Il Bangladesh è stato scosso da settimane di scontri e disordini a seguito delle
prove dei leader del partito islamico più grande del paese, i quali sono stati accusati di
presunti crimini commessi durante la guerra d’indipendenza del 1971.
OnIslam.net ha
intervistato da un luogo nascosto Hamidur Rahman Azad, membro del comitato centrale
esecutivo del Jamaat-e-islami.
Q: Il Bangladesh è in una condizione di instabilità.
Che cosa ha
portato il paese a questa situazione?
HR Azad:
Dopo la liberazione del Bangladesh, il presidente fondatore Sheikh Mujib Rahman
dichiarò un'amnistia generale per i criminali di guerra, ma la figlia del primo
ministro Sheikh Hasina ha ripreso questa questione, che era stata dichiarata risolta. Il Bangladesh è diventato da
quel momento uno stato instabile e in fallimento. Gli sconvolgimenti politici e
i disastri hanno influenzato lo sviluppo economico del paese.
Un altro problema ha
influenzato maggiormente questa crisi. La transizione del potere del paese che era anche questa una
questione risolta, attraverso l'elezione di "un governo provvisorio
neutrale." Questo è stato accettato da tutta la popolazione del Bangladesh è tutt'oggi è ancora così;. Ma
il governo partigiano sta negando questa elezione e pretende di tenere delle nuove elezioni, consapevole che
la popolazione del Bangladesh non le
accetterà.
D: Come pensa che il Bangladesh possa superare questa situazione?
HR Azad:
Per superare questa crisi si potrebbero adottare due misure :
1: L'elezione dovrebbe
essere tenuta sotto un'autorità neutrale. La Commissione elettorale è un istituzione di parte. Quindi, qualsiasi elezione sotto
il suo controllo non sarebbe giusta. L'elezione deve essere tenuta sotto un governo neutrale
ad interim o da un'autorità neutrale.
2: Il Tribunale per
i crimini di guerraa è diventato un istituto controverso, i cui verdetti non
sono accettati. Quindi,
l'Organizzazione della Cooperazione Islamica (OIC), insieme ad altri paesi
influenti come l'Arabia Saudita, Turchia, Egitto e altri paesi musulmani
dovrebbero farsi avanti per fermare questo processo, in alternativa potrebbero
insistere per un processo standard internazionale.
D: Nel 1974, il fondatore presidente Sheikh Mujib Rahman dichiarò
un'amnistia generale per i criminali di guerra, ma al governo, la figlia del
primo ministro Sheikh Hasina, ha tirato fuori di nuovo le prove di questi crimini.
Pensa che
questo passo è stato sbagliato?
HR Azad:
Sì, questo è stato un passo sbagliato. Dopo le elezioni, il Primo Ministro Sheikh Hasina ha
detto nella Sala Conferenze Bangabandhu, che le persone hanno già stabilito il loro
verdetto eleggendo i parlamentari del Jamaat-e-Islami in soli 2 seggi su 300.
Anche in questo caso il
primo ministro Sheikh Hasina in un confronto telefonico con l'allora Segretario di Stato degli Stati Uniti
Hillary Clinton ha dichiarato di aver avviato i processi penali per i crimini di guerra su
insistenza del governo indiano. Questa notizia è stata pubblicata in Bangladesh nel
giornale che si chiama Amar Desh, ed è stata scritta dal Sig. Shafique Rehman,
Consigliere del Partito nazionalista del Bangladesh (BNP), che è il principale
partito di opposizione in Bangladesh.
D: Ma il governo del Bangladesh ha detto che la corte per i crimini
di guerra è parte di un tribunale internazionale?
HR Azad:
Il Tribunale per i crimini internazionali con sede a Dhaka non è affatto un
tribunale standard internazionale. Non ci sono giudici internazionali, nessun pubblico
ministero, e neanche avvocati, ecc Secondo un rapporto del The Economist, il governo
del Bangladesh ha interferito nelle decisioni della corte. La discussione pubblica sul
procedimento è stata limitata. Il numero dei testimoni della difesa è stato ridotto.
Uno è stato anche
rapito sui gradini del tribunale. In un caso, il presidente si è dimesso e la condanna a
morte è stata emessa da tre uomini che non avevano neanche sentito tutti i
testimoni.
D: Una
dozzina di leader del Jamaat-e-islami sono stati arrestati dal governo con l’accusa
di aver commesso crimini di guerra. Sono davvero dei
criminali di guerra?
HR Azad:
Non sono mai stati criminali di guerra. Sono stati dei leader pubblici per circa 40 anni e in tutto
questo tempo nessun caso era stato
intentato contro nessuno di loro. Alcuni erano importanti e rinomati ministri,
parlamentari, giornalisti famosi e in possesso di importanti informazioni
riguardanti i settori governativi e privati. Anche lì c'erano notizie
circa il loro coinvolgimento in ogni sorta di crimini. Sono le persone migliori di
questo paese.
D: Ci sono
già due leader Jamaat che sono stati condannati dal tribunale per i crimini di
guerra. Cosa
farete per liberarli?
HR Azad: Il nostro leader e gli attivisti combatteranno contro questo verdetto, sia giuridicamente
che politicamente. Non permetteremo che questo governo attui i loro verdetti illegali. Anche noi siamo pronti a
sacrificare la nostra vita per i nostri
capi. Ci sono già
circa 200 persone, che hanno sacrificato la loro vita per questa nobile causa.
Vogliamo vedere la vera
fratellanza tra i musulmani, nel vero senso del termine.
D: Il
partito Jamaat-e-Islami sta attuando una campagna contro il governo?
HR Azad:
Il governo sta uccidendo persone innocenti dalle mani vuote con l'impiego delle forze di
sicurezza dello Stato. Quindi non vi è altra alternativa che quella di lottare
contro l'attuale governo per liberare i nostri capi innocenti cercando di
ristabilire il sistema di governo tecnico neutrale.
D: Un gran
numero di leader Jamaat tra cui alcuni
lavoratori sono ora in carcere. Quali sono le loro accuse?
HR Azad:
I dirigenti e lavoratori della Jamaat sono stati messi in prigione senza aver
commesso nulla. Hanno
solo cercato di esercitare legalmente i loro diritti politici, che sono ammessi
dalla nostra Costituzione. La causa principale per l'arresto dei dirigenti e dei
lavoratori della Jamaat è legata solo al cercare di vietar loro la predicazione dell'Islam e l’esecuzione delle
sue attività politiche e sociali.
D: Il
governo vuole difendere gli sforzi per creare uno stato laico in Bangladesh.
In qualittà di
leader islamico, cosa vorresti fare per fermare la campagna del governo per stabilire
la laicità nel terzo paese musulmano più grande del mondo?
HR Azad:
Jamaat-e-Islami è il terzo più grande partito nel nostro paese. La gente di questo paese
ha scartato questa laicità nel 1975. Anche in questo secolarismo la gente scarterà questo processo del paese molto presto.
D: Ora, il
Bangladesh è stato separato dal mondo musulmano, dall' Europa e dall'America.
Secondo te,
qual è la ragione di questo?
HR Azad: L'attuale governo ha inizialmente predicato che se il
Jamaat-e Islami in Bangladesh rimaneva al potere senza nessuna alleanza poi
il Bangladesh sarebbe stato considerato uno stato terroristico. Ma ora questa teoria del
governo attuale è diventata obsoleta. Le persone in Bangladesh pensano ancora al Jamaat-e-Islami
come un partito islamico moderato e democratico.
D: Quali
sono gli obiettivi principali che il Jamaat-e-Islami sta cercando di realizzare?
HR Azad:
L'obiettivo principale del Jamaat-e-Islami in Bangladesh è quello di stabilire
l'Islam nel vero e proprio senso del termine, creando un luogo dove non ci sarà
ingiustizia, nessun crimine, e nessun uso della tortura. Ci sarà la sicurezza sociale per
i poveri e per le persone in difficoltà. La gente vedrà il
Jamaat-e-Islami in Bangladesh come un salvatore del popolo, se gli verrà data
la possibilità di arrivare al potere.
D: Hai
qualche messaggio per il mondo musulmano in merito alla situazione attuale in
Bangladesh?
HR Azad:
il popolo del Bangladesh si aspetta che il mondo della Ummah musulmana faccia
chiarezza sulle atrocità che sono state commesse dalle forze di sicurezza dello
Stato. L'OIC
dovrebbe immediatamente farsi avanti per salvare i pii musulmani del Bangladesh
e di un partito come il Brotherhood of Egypt “la Confraternita d’Egitto “e il AK
Party of Turkey. “Partito Turco AK”.
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