MILANO (Reuters) - Il leader palestinese Yasser Arafat è stato
avvelenato mortalmente nel 2004 dl polonio radioattivo. Lo ha detto oggi
la sua vedova Suha dopo aver ricevuto i risutati degli esami effettuati
in Svizzera sui resti del marito.
"Riveliamo un vero crimine, un assassinio politico", ha detto a
Reuters a Parigi, dopo aver ricevuto il rapporto dall'ospedale
universatorio di Losanna sui campioni prelevati l'anno scorso dalla
tomba di Arafat a Ramallah, in Cisgiordania.
Gli scienziati svizzeri hanno trovato livelli letali di polonio
210 nel suo corpo, ha riferito la tv al Jazeera. La notizia conferma i
risultati di un'indagine fatta datta tv lo scorso anno, che aveva
evidenziato tracce dell'isotopo sugli effetti personali di Arafat.
Israele ribatte alle accuse della vedova dicendo di non aver avvelenato Yasser Arafat.
"Non abbiamo mai deciso di danneggiarlo fisicamente", ha spiegato il
ministro dell'Energia Silvan Shalom, che nel 2004 era ministro degli
Esteri e membro del consiglio di sicurezza israeliano.
"Secondo me, è una tempesta in un bicchiere. Ma anche se così
fosse (l'avvelenamento), non si tratta certo di Israele. Forse qualcun
altro dall'interno aveva interesse a farlo".
Nella Cisgiordania occupata, un membro dell'Organizzazione per la
liberazione della Palestina ha chiesto una nuova indagine
internazionale sulla morte di Arafat, dopo che al Jazeera ha reso noto
esami realizzati su campioni prelevati dalla tomba del leader, che hanno
evidenziato livelli insolitamente alti dell'isotopo del polonio nel suo
corpo.
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