Sulla pagina facebook di una sezione del Carroccio attacco durissimo
contro il membro del consiglio comunale di Treviso. E sotto commentano:
“Va sgozzato”
Said Chaibi è uno dei volti della nuova
Treviso. La città che dopo un ventennio leghista ha detto addio a
Giancarlo Gentilini ed è finita anche sul Guardian per
la decisione di dare la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati,
definita dal quotidiano britannico “un gesto di speranza per gli
immigrati”.
Chaibi ha 23 anni, è figlio di immigrati marocchini ed è stato eletto consigliere comunale nelle liste di Sel.
“Vogliamo tornare a far vivere la nostra città. Cacceremo via per
sempre quella nebbia verde che per troppo tempo ci ha offuscato la
vista” disse a Stranieriinitalia.it dopo la sua elezione.
Comprensibile che ai leghisti non veda molto a genio. E, soprattutto
durante la campagna elettorale, Gentilini e i suoi non gli hanno
risparmiato attacchi anche molto duri. A Ostiglia, comune del mantovano a
oltre cento chilometri da Treviso, hanno però abbondantemente passato
il segno, come dimostra un post pubblicato sulla loro pagina facebook
della sezione locale del Carroccio.
Come segnala il blogger Daniele Sensi, tutto nasce da un articolo
segnalato online da un altro militante leghista, Davide Zanetta. Si
intitola “Treviso: Corano e prove di burqa alle bambine italiane” ed è
accompagnato dalla foto di chaibi, ma in realtà racconta, con molte
distorsioni, di un corso di lingua e cultura araba attivato in una
scuola elementare della città veneta.
La sezione Lega Nord di Ostiglia condivide il link, e aggiunge un
commento dedicato al consigliere: “…questa merda di marocchino va
dissolto”. Sotto, una decina di commenti, alcuni dei quali altrattanto
terrificanti. Per Giacomo Consiglio va “sgozzato come fanno loro
giustamente con i cristiani a casa loro”, e Mirko Fassa chiosa: “un
taglio netto alla gola”.
“Roberto Maroni non può più fare finta di nulla di fronte alle offese
rivolte a Said Chaibi, giovane consigliere di Treviso, cui va la nostra
più totale solidarietà. I commenti lanciati sul web da parte dei
militanti della Lega ci fanno rabbrividire e purtroppo dimostrano ciò
che abbiamo sempre sostenuto, e cioè che la Lega Nord non può dirsi
assolta dall’accusa di fomentare l’odio e il razzismo in Italia”
denuncia Khalid Chaouki, deputato e responsabile Nuovi Italiani per il
PD.
“Il partito di Maroni prenda una posizione netta e inequivocabile di
condanna – aggiunge Chaouki - e ci risparmi queste odiose aggressioni
verbali che rimandano ai periodi più bui della storia d’Europa. L’Italia
di oggi è plurale, se ne facciano una ragione”.
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