Ma un funzionario angolano dell' Ambasciata a Washington, che ha voluto rimanere nell'anonimato, ha detto che questo divieto non esiste, e che le notizie diffuse sono false.
"La Repubblica dell' Angola ... è un paese che non interferisce nella religione", ha detto il funzionario via telefono Lunedi pomeriggio. "Abbiamo un sacco di religioni in Angola, e vige la libertà di religione. Abbiamo cattolici, protestanti, battisti, musulmani e evangelici ".
La notizia del presunto divieto di praticare l'Islam in Angola, ha avuto origine nella stampa africana, la quale ha addirittura citato il presidente e ministro della cultura della nazione, riportandone addirittura le dichiarazioni.
Un secondo funzionario angolano dell'ambasciata degli Stati Uniti ha ribadito che la sede diplomatica non è stata informata di alcun divieto dell'Islam nel paese.
"Al momento non abbiamo alcuna informazione su questo", ha detto il funzionario al IB Times intervistato telefonicamente, Lunedi. "Stiamo leggendo la notizia, proprio come voi su Internet. Non ci è pervenuta alcuna comunicazione riguardo al fatto che quello che state leggendo su internet sia vero. "
Un attento esame iniziale, in merito alla divulgazione di questa notizia, sul presunto divieto dell'Islam e lo smantellamento delle moschee, fa emergere diversi risultati sospetti;
Tra questi, attraverso una ricerca di immagini su Google, viene mostrata una fotografia pubblicata da numerosi organi di stampa, nella quale viene raffigurato il minareto di una moschea che "secondo la stampa" apparterebbe a una moschea angolana smantellata nell'ottobre 2012, e che era stata utilizzata almeno fino al 23 gennaio 2008, quando il Housing & Land Rights Network l'ha postata per illustrare un articolo che parlava della distruzione delle case dei beduini in Israele.
I funzionari angolani dell' Ambasciata a Washington non potevano attestare la veridicità dei commenti attribuiti ai funzionari in Angola, che apparentemente affermano il divieto dell'Islam, e riportati anche dalla stessa IBTimes, la quale inizialmente aveva fatto riferimento alla notizia divulgata dalla stampa africana durante il fine settimana.
Il presidente angolano José Eduardo dos Santos era stato citato in Nigeria dal giornale Osun Defender Domenica, il quale riportava che lo stesso aveva dichiarato che: "Questa è la fine ultima dell' influenza islamica nel nostro paese", secondo anche un rapporto pubblicato sul sito OnIslam. net , che addirittura accompagnava la notizia con la foto raffigurante il minareto della moschea angolana menter veniva smantellata nel mese di ottobre dello scorso anno.
"Il presidente è stato fuori dal paese per una settimana", ha detto il primo ufficiale dell'Ambasciata Angolana , sostenendo che dunque non avrebbe potuto fare queste osservazioni riportate dai media .
La Nouvelle Tribune, ha pubblicato un articolo nel quale riportava che "diversi" funzionari angolani, tra cui il ministro della Cultura, Rosa Cruz, avrebbero dichiarato le seguenti osservazioni, "che sono state tradotte dal francese: "Il processo di legalizzazione dell'Islam non è stato approvato dal Ministero della Giustizia e dei Diritti Umani. le loro moschee sarebbero state dunque chiuse fino al nuovoordine. "
OnIslam.net riporta che l'agenzia africana Ecofin ha scritto che Cruz, avrebbe fatto la sua dichiarazione durante un'apparizione la scorsa settimana, prima della Sesta Commissione dell'Assemblea nazionale.
Il sito fa anche notare che, "Secondo diversi giornali angolani, l'Angola è diventato il primo paese al mondo a vietare l'Islam e i musulmani, prendendo le prime misure, distruggendo le moschee nel paese."
Il primo ufficiale dell'Ambasciata Angolana ha negato di essere a conoscenza delle osservazioni fatte da Cruz.
"Non posso confermare che il ministro della Cultura ha detto questo. Questa notizia viene riportata solo nella nella nostra stampa ", ha detto il funzionario.
La Nouvelle Tribune ha anche riferito che un minareto di una moschea angolano è stato smantellato lo scorso ottobre, e che nella città di Zango, è stata distrutta l'unica moschea presente nella città."
I funzionari dell'ambasciata non hanno potuto confermare nesuna di queste affermazioni.
L'Angola è una nazione a maggioranza cristiana con circa 16 milioni di persone, di cui si stima che il 55 per cento siano cattolici, il 25 per cento appartiene a confessioni cristiane dell'Africa, il 10 per cento segue le principali tradizioni protestanti e 5 per cento appartengono a chiese evangeliche brasiliane.
Solo 80.000 - 90.000 angolani sono musulmani, secondo il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti
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