"Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono" Al Hajj Malik al Shabbaz aka Malcolm X
mercoledì 20 novembre 2013
Calcio: mondiali, Algeria sola rappresentante Paesi arabi
Il triplice fischio che ieri sera, nello stracolmo stadio di Blida, ha sancito la vittoria dell'Algeria sul Burkina Faso e, quindi, l'ammissione dei Verdi alla fase finale dei mondiali di calcio che si svolgeranno l'anno prossimo in Brasile, ha sancito la fine del modello ''arabo'' del football, in una edizione della Coppa del Mondo in cui solo la nazionale algerina rappresenterà i Paesi del Nord dell'Africa. Un epilogo che, se ha gettato nella disperazione i tifosi di Egitto e Tunisia (eliminati, tra mille polemiche interne, foriere di imminenti epurazioni), ha fatto esplodere di gioia l'Algeria. Sino a notte fonda, nella capitale sino all'ultimo sperduto villaggio, centinaia di migliaia di tifosi della nazionale, allenata da Vahid Hallilhodzic, hanno festeggiato tra balli, canti, lancio di petardi e bengala, sottolineati dal moltiplicarsi degli youyous, il tradizionale verso con cui le donne arabe sottolineano indifferentemente stati d'animo lontani tra loro, come la gioia ed il dolore. Se in Algeria oggi è il giorno delle celebrazioni, per il mondo calcistico arabo si apre necessariamente un periodo di riflessione, per capire le motivazioni di una débâcle che quasi annulla anni ed anni di storia sportiva anche con grandi soddisfazioni.
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