Sulla scia delle ultime proteste nel paese, l’Ue richiede serie riforme democratiche. Ed e’ quindi il momento di fare il punto della situazione su queste prospettive, tenendo presenti le ultime dichiarazioni rilasciate alla riunione di Minsk fra i vertici dell’Alto consiglio economico euroasiatico.
Il presidente kazako Nursultan
Nazarbaev aveva annunciato che la Turchia era pronta ad aderire
all’Unione doganale Russia-Bielorussia-Kazakistan. Un commento del
politologo Stanislav Tarasov, del Centro di ricerche mediorientali e
caucasiche.
Si tratta di un gioco portato avanti
dal Kazakistan: se voi non ammetterete la Turchia nell’Ue e se non
saranno ridimensionati i termini del negoziato, possiamo proporre
l’alternativa dell’Unione Doganale. E’ uno strumento di pressione su
Bruxelles.
Cio’ nonostante, sottolinea
l’esperto, e’ poco probabile che la Turchia aderisca all’Ue che sta
attraversando un momento difficile dal punto di vista economico, e teme
che la precipitosa crescita di popolazione in Turchia potrebbe cambiare
il volto demografico del continente.
Gli europei
vorrebbero dunque avere in Turchia un membro associato, per evitare che
il paese guardi definitivamente ad est. Questa posizione suscita
parecchia irritazione in Turchia gia’ alla ricerca di alternative.
Si
sottolinea che ormai da cinquant’anni il dialogo con l’Occidente
continua dalla posizione di partner minore, nonostante che la Turchia
sia una potenza regionale che punta ad una sempre maggiore influenza,
coinvolgendo anche i territori storicamente di popolazione turca, come
l’Altai e l’Asia Centrale.
Inoltre la Turchia,
priva di ricchezze naturali ha costruito un’economia orientata
sull’export, ed e’ quindi molto sensibile ad eventuali congiunture
economiche sfavorevoli.
Per la crisi economica
l’Europa consuma di meno, e l’economia turca registra un notevole
rallentamento. Dopo la primavera araba salgono tensioni con l’Egitto e
la Libia. La guerra in Siria ha tagliato 10 miliardi di dollari
provenienti dal commercio di transito. In Africa la Turchia deve
affrontare una sempre maggiore espansione cinese.
In questa situazione e’ naturale che Ankara cerchi nuovi punti di riferimento e voglia integrarsi in un nuovo sistema economico.
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