Kenya. Proteste contro gli investimenti dei fondi pensione nei prodotti haram
02/06/2013
NAIROBI Kenya - I leader musulmani hanno protestato contro la mossa del governo di investire i loro fondi pensione in investimenti haram, comprese le industrie di alcol e tabacco, il lancio della campagna sta coinvolgendo tutte le moschee di Nairobi per respingere i piani.
"Se questa mossa vuole essere portata avanti, il governo dovrebbe consultarsi con i leader musulmani tra cui membri del Parlamento per evitare che si verifichino fraintendimenti," ha detto Sheikh Hassan Omar, il tesoriere del Consiglio degli imam e dei predicatori del Kenya (CIPK), al sito web The Standard, Giovedi, 30 maggio.
Il problema è venuto alla luce Giovedi, quando i membri del CIPK hanno tenuto una conferenza stampa per protestare contro le mosse del governo.
I leader, tra cui lo Sheikh Omar e il segretario nazionale del CIPK Sheikh Mohamed Khalifa, hanno chiesto al governo di intervenire per risolvere questo problema.
Hanno aggiunto che gli investimenti in denaro presi dalle pensioni dei musulmani, non possono essere usati nella produzione di alcool e tabacco poichè questo contraddice con gli interessi della Shari`ah islamica.
I leader religiosi hanno anche esortato il National Social Security Fund (NSSF) a consultarsi con i leader musulmani prima di fare dei piani di investimento, minacciando di chiedere ai musulmani di trattenere i contributi NSSF finché la questione non verrà risolta.
Nonostante le richieste da parte dei musulmane, i funzionari escludono che verrà raggiunto un ccordo su questo tema.
Un funzionario NSSF che ha parlato a condizione che venga mantenuto il suo anonimato, ha respinto le richieste degli studiosi, dicendo che hanno l'incarico di "registrare i soci, raccogliere denaro da parte dei membri e investire con prudenza e rimborsare ai soci con profitto."
Ci sono quasi dieci milioni di musulmani in Kenya, su una popolazione di 36 milioni di abitanti.
I Musulmani costituiscono circa il 98 per cento della comunità della provincia nord-orientale.
L'Islam proibisce ai musulmani l'usura, e di ricevere o pagare gli interessi sui prestiti.
Banche islamiche e istituti finanziari non possono ricevere o fornire fondi su tutto ciò che coinvolge l'uso di alcool, il gioco d'azzardo, la pornografia,il tabacco, le armi e il maiale.
Gli investitori hanno il diritto di sapere come vengono utilizzati i loro fondi, e i settori sono presidiate da organismi di vigilanza dedicati così come le autorità di regolamentazione nazionali abituali.
Il sistema che si basa sulla Shari`ah viene praticata in 50 paesi in tutto il mondo, ed è uno dei settori in più rapida crescita nel settore finanziario globale.
Lo Staff
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