mercoledì 18 settembre 2013

Notizie dall' Egitto

Notizie dall' Egitto : Un insegnante francese ucciso in un carcere al Cairo ; detenuti canadesi iniziano lo sciopero della fame
18/09/2013Un cittadino francese, arrestato perchè aveva violato il coprifuoco notturno, è stato picchiato a morte  durante la detenzione in una prigione del Cairo. L'uomo, che non è stato identificato pubblicamente , era stato arrestato a Zamalek mentre camminava in strada dopo l'imposizione del coprifuoco .Secondo l'AFP , i soldati avevano scoperto che il suo visto non era più valido , e per questo motivo lo avevano trasferito alla stazione di polizia di Al- Qasr Nil in centro città al Cairo, dove è stato picchiato a morte. L' uomo non è stato dichiarato morto fino a quando non è arrivato in ospedale.La Francia ha chiesto un'immediata indagine sulle circostanze della morte dell'uomo , e le autorità egiziane hanno dichiarato che sei prigionieri sono indagati per " lesioni personali con conseguente morte . 

" L' uomo che era residente in Egitto da lungo tempo, era insegnante in una scuola.Nel frattempo , anche due uomini canadesi, arrestati il 16 agosto, hanno annunciato che avrebbero iniziato uno sciopero della fame " per protestare contro l'arbitrarietà della loro detenzione da parte delle autorità egiziane . "I due canadesi sono Tarek Loubani , un professore alla Western University di Londra , e John Greyson , un professore alla York University di Toronto . Secondo i parenti e gli amici , i due uomini si trovavano al Cairo solo di passaggio, poichè la loro destinazione di viaggio era un  villaggio di Gaza, nel quale dovevano  fornire un corso di formazione per i medici palestinesi .Loubani e Greyson hanno dichiarato di aver incontrato degli agenti di polizia e di avergli chiesto delle indicazioni stradali dopo il coprifuoco , quando sono stati arrestati . Le autorità egiziane li hanno accusati di aver preso parte a un assalto armato contro una stazione di polizia, insieme con altri membri della Fratellanza Musulmana .Da queste accuse , rimaste infondate, i due canadesi non sono stati più rilasciati e  rimangono detenuti nelle carceri di al Cairo.
Questi ultimi incidenti evidenziano la xenofobia e paranoia che continuano a crescere in Egitto.

Nessun commento:

Posta un commento