mercoledì 25 settembre 2013

A Nablus manifestazione per chiedere diritti umani per i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane di occupazione

A Nablus manifestazione per chiedere diritti umani per i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane di occupazione 

 25/09/2013


Un certo numero di fazioni nazionali palestinesi e organizzazioni non governative sono stati raggiunti dal governatore superiore della regione di Nablus, Jibreen al- Bakri,  mercoledì pomeriggio, in una marcia in solidarietà con i prigionieri detenuti nelle carceri israeliane di occupazione. I manifestanti chiedevano la fine delle violazioni israeliane dei diritti dei detenuti e degli attacchi su Gerusalemme.
I partecipanti hanno chiesto un intervento immediato per salvare la vita dei prigionieri, in particolare i malati e quelli in sciopero della fame nelle carceri israeliane. I manifestanti hanno chiesto anche il rilancio della questione dei prigionieri e la pressione ufficiale da esercitare sulla gestione delle carceri israeliane, per fermare gli abusi praticati dal governo dell’apartheid israeliano. Inoltre, i manifestanti hanno chiesto la fine dell’occupazione illegale e gli attacchi contro Gerusalemme, la Moschea  Al – Aqsa, e tutti i luoghi sacri islamici e cristiani.
Gli studenti hanno anche chiesto la fine dei negoziati  tra la leadership palestinese e Israele sull’apartheid. Invece i manifestanti hanno dichiarato la loro richiesta che Israele sia ritenuta responsabile davanti al diritto internazionale, e che la leadership palestinese proceda immediatamente di fronte alla Corte penale internazionale, per cercare la giustizia e la fine della occupazione illegale della Palestina. Gli studenti erano fermi nel loro messaggio per la leadership palestinese che Israele deve essere ritenuto responsabile per i suoi crimini contro il popolo palestinese, che dovrebbe essere fatto un riconoscimento chiaro ed esplicito di uno Stato palestinese sovrano, con Gerusalemme come sua capitale, una cessazione completa delle attività di insediamento illegale e la liberazione di tutti i prigionieri e detenuti. I manifestanti hanno anche chiesto alla leadership palestinese di continuare a lavorare per porre fine alla divisione e ripristinare l’unità nazionale .
Dal 1967 si stima che 750,00 palestinesi sono stati detenuti da Israele. Molti soffrono per torture e gravi problemi sanitari con conseguente abbandono di cure per le loro condizioni . Questo viola il diritto internazionale, come stabilito dalla Convenzione di Ginevra per i diritti dell’uomo, di cui Israele rifiuta di essere uno dei firmatari. (ISM)

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