giovedì 12 settembre 2013

Francia: Youssra 15 anni, non andrà a scuola

Francia:  Youssra, 15 anni, non andrà a scuola
12/09/2013

Francia : Youssra, è  una ragazza di 15 anni, vittima della legge del 15 marzo 2004, che vieta di indossare simboli o indumenti che denotano un appartenenza religiosa nelle scuole, università e scuole pubbliche.  

Mentre la scuola avrebbe dovuto aiutarla nella sua formazione, si è vista invece costretta  a fare la scelta se continuare a frequentarla o  rispettare le sue credenze religiose.
 
"Ho deciso di indossare il velo all'età di 11 anni . Si tratta di un percorso personale. E 'parte di me ", ha detto Youssra.

 "Non l'ho fatto per compiacere la mia famiglia.  Ho fatto le mie  ricerche ed ho deciso di indossarlo. All'inizio del college, l'avevo tolto, ma mi sentivo addolorata per questa scelta. Il giorno in cui ho deciso di non toglierlo più, non sono stata più accettata. Si tratta di una scelta da parte mia. So che è vietato indossarlo in classe. Ma era impossibile per me toglierlo, e allo stesso tempo  non volevo rinunciare ai miei studi; Così ho cercato un'alternativa. "
 
Il sistema scolastico ha penalizzato la ragazza a causa del suo hijab, la quale ha cercato ugualmente, anche se invano, di frequentare dei corsi per corrispondenza, ma Youssra ahimè, non è rimasta  soddisfatta dai criteri che regolano l'apprendimento, dettati dal  Centro nazionale per l'istruzione a distanza (CNED).
 
"Ho dovuto gestire tutto da sola", dice Youssra. "Studiavo alle 4:00 del mattino, poi due ore al pomeriggio, e infine in biblioteca. Ho approfondito  i programmi su internet. Ho fatto qualche ricerca e ho cercato di "educare" me stessa, da sola. Ed è stato molto  difficile e complicato. Inoltre, in casa, siamo sei figli. È difficile concentrarsi. "
 
Nonostante il suo forte desiderio di imparare seriamente, non è stata in grado di farlo da sola.  

Quando l'ispettore per l'insegnamento si è presentato a casa sua, per fare il punto della situazione sui suoi progressi scolastici, (controllo obbligatorio), si è reso conto che l'apprendimento era diventato insoddisfacente e i requisiti minimi erano scesi sotto il livello generale del 3 ° "nonostante gli sforzi, riconosciuti da parte dell'ispettore nei confronti di Youssra."
 
La situazione è diventata estremamente problematica per questa ragazza. Non c'è una scuola islamica  nella zona in cui vive Youssra, la quale mantiene ancora le speranze di essere in grado di imparare da sola, e il suo caso purtroppo non è isolato, e ci aspettiamo di incontrarne altri di casi, sempre più simili.
 
Che cosa si può imparare invece, da queste situazioni e da queste leggi, che continuato a proliferare in Francia negli ultimi anni, chiaramente per rendere la vita dei musulmani impossibile, e contrastare la presenza Islamica nel paese?!. 

E' chiaro a questo punto, che determinate leggi non dovrebbero esistere, lo afferma anche l'Onu  che ha  condannato la legge del marzo 2004, che vieta i simboli religiosi "ostentati" nelle scuole.

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