giovedì 26 settembre 2013

TURCHIA, DECISIONE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA " PREOCCUPANTE"

TURCHIA, DECISIONE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA " PREOCCUPANTE"

 26/09/2013

 Il ministero degli Esteri della Turchia ha definito  “ preoccupante” la sentenza della Corte di Giustizia europea che ha stabilito che “i cittadini turchi non hanno il diritto di entrare in europa, senza il visto  di uno degli stati membri della comunità dell’Ue”.

La Corte di Giustizia europea ha infatti sentenziato che i cittadini turchi non hanno il diritto di entrare senza visto nella Comunità Europea, precisando che la clausola standstill ex art. 41 del Protocollo addizionale del 1970, recepito dal Regolamento 2760/72/CEE, tra la Turchia e l’UE non riguarda la prestazione indiretta di servizi, perciò i turchi non sono liberi di recarsi in uno stato membro per fruire degli stessi se non muniti di regolare visto di accesso. Negato ad una giovane turca il permesso di visitare il patrigno, residente in Germania.
(Corte di Giustizia UE, Grande Sezione, sentenza 24 settembre 2013, causa C-221/11)

La nozione di "libera prestazione dei servizi" contenuta nella clausola di "standstill" del Protocollo addizionale dell'Accordo di associazione CEE-Turchia concluso nel 1963 non include la "libera prestazione dei servizi passiva", cioè la libertà per i cittadini turchi, destinatari di servizi, di recarsi in uno Stato membro per fruire lì di una prestazione di servizi. In altre parole, i cittadini turchi non hanno il diritto di entrare senza visto nel territorio di uno Stato Ue per fruirvi di servizi. Il Protocollo addizionale dell'Accordo di associazione CEE-Turchia non osta all'introduzione, dopo la sua entrata in vigore, di un obbligo di visto per quanto riguarda la fruizione di servizi.

 Da qui le dichiarazioni della Turchia, che  secondo quanto riportato dallagenzia Ansa dichiara  "diciamo addio a Ue"



 

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