giovedì 19 settembre 2013

Moschea di Colle, pronto il taglio del nastro

Moschea di Colle, pronto il taglio del nastro

L'Imam: "C'è stata drammatizzazione e atteggiamenti islamofobici, ma adesso è tutto superato"

19/09/2013


COLLE DI VAL D'ELSA - Ormai ci siamo. Colle Val d’Elsa avrà la sua Moschea fortemente voluta dal Comune. Un percorso durato sei anni e condito da forti polemiche: i memorabili articoli furiosi di Oriana Fallaci, le grigliate “anti-Islam” di Calderoli, le proteste del Comitato No alla Moschea e le difese della comunità islamica e dell’amministrazione comunale di centrosinistra:  ”Ma alla fine ce l’abbiamo e ringraziamo il Comune di Colle, che ha sempre creduto nel progetto”, ha detto recentemente Izzeddin Elzir, imam di Firenze e presidente dell’Ucoii, la principale associazione delle comunità islamiche italiane. Salvo sorprese dell'ultima ora, dopo una serie di rinvii, il prossimo 26 ottobre dovrebbe essere il giorno giusto per il taglio del nastro ufficiale.

Sulla vicenda si ricorda, fra l’altro, un articolo della Fallaci, che pochi mesi prima di morire ( 15 Settembre 2006), scrisse: “ La faccio saltare!.  Non voglio vedere questa moschea molto vicina alla mia casa in Toscana (a Greve in Chianti) non voglio vedere un minareto di 24 metri nel paesaggio di Giotto quando io non posso neppure indossare una croce o portare una Bibbia nel loro Paese!".

 Frasi che hanno fatto storia. Recentemente, l’Avvocato Letizia Franceschi, del Comitato No alla Moschea, consigliere comunale nel Comune di Colle di Val d'Elsa per la Lista Civica Insieme per Colle, ha annunciato, che la lotta non finirà qui. Vedremo. Hamza Piccardo, intanto, esponente di spicco dell’UCOII (Unione della Comunità Islamiche in Italia), ha espresso la propria soddisfazione sull’imminente inaugurazione: "Io non mi meraviglierei di questo, cioè del clamore che ha suscitato tutta questa vicenda. E’ una cosa normale, non straordinaria. In un Paese che ha nella Costituzione la libertà di culto dovrebbe essere una cosa normale. La libertà di culto non è un principio astratto.

La drammatizzazione che c’è stata intorno alla vicenda della Moschea di Colle, come di altre, risponde a una bieca strumentalizzazione mediatica. E’ una gioia ed una soddisfazione aver portato a termine a Colle un progetto del genere. Spero che con l’inaugurazione si plachi tutto". Si potrebbe dunque parlare di polemiche anomali: "Purtroppo - prosegue ancora l'imam - si è instaurato un clima islamofobico in base ai fatti avvenuti. Tuttavia, penso che sia tutto superato, ormai". Tante sono comunque le domande che si sono posti i cittadini di Colle e non solo come ad esempio, ogni volta che si è parlato di una Moschea ufficiale o di un luogo di culto “rimediato” ed ufficioso, c’è stata sempre la polemica sulla formazione degli Imam e sulla loro formazione: "Gli imam li formiamo noi dell’UCOII - fa sapere - abbiamo una scuola di formazione.  Dovrebbero avere una formazione religiosa ma anche socio-culturale e linguistica. Chi dice che dovrebbe essere lo Stato italiano a formarli rispondo: Lo Stato italiano, vi pare, che formi i sacerdoti cattolici? Non vogliamo fare come la Chiesa patriottica Cinese?". Intanto, proprio su questo argomento, sta andando avanti la definizione della commissione mista composta tra esponenti del movimento islamico e rappresentanti dell'amministrazione comunale e del tessuto sociale locale per la gestione della struttura. In autunno, al di là di tutto, la vicenda mosche di Colle vedrà la parola fine.
(QuiValdelsa)

Nessun commento:

Posta un commento