India: scontri mortali tra musulmani e indù, 28 morti
10/09/2013
Violenti scontri tra indù e musulmani si sono verificati nella serata di Sabato 7 Settembre, nello stato di Uttar Pradesh, nel nord dell'India. Centinaia di soldati sono stati chiamati per fermare la violenza che ha causato almeno 28 morti e un imprecisato numero di feriti, secondo la polizia.
Le tensioni settarie non si placano, nonostante l'imponente dispiegamento dell'esercito che ha imposto il coprifuoco in diverse aree a rischio.
La causa scatenante delle violenze sarebbe l'omicidio a fine agosto, di tre persone di fede indù che vivono nel villaggio di Kawal, vicino Muzaffarnagar (130 km da New Delhi). Un video ampiamente diffuso attraverso i social network mostra l'immagine dell'assassinio, che viene associata a un uomo musulmano.
Centinaia di abitanti si sono riuniti per chiedere giustizia, per l'uccisione dei 3 uomini indù, nonostante gli avvertimenti della polizia, e l'invito alla calma a seguito della diffusione del video. Un gruppo di indù, fomentato da discorsi di odio islamofobo, si è lanciato alla caccia dei musulmani.
In un'altra versione, si dice che l'indù ucciso era un presunto responsabile dell'omicidio di un musulmano, e che per rappresaglia a sua volta, i parenti della vittima abbiano ucciso altri due uomini. Entrambe le versioni non sono ancora state verificate fino ad ora, ma diversi politici appartenenti al Partito del Popolo Indiano (Bharatiya Janata Party Nationaliste Indou) ritengono che l'odio venga fomentato anche da parte delle autorità.
Gli scontri tra le due comunità sono ormai regolari nello stato di Uttar Pradesh, (che conta 200 milioni di abitanti). Nel 1992, la distruzione di una moschea da parte dei nazionalisti indù, aveva portato a gravi violenze . 2000 persone, per lo più musulmani, erano stati poi uccisi.
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