Lotta al razzismo, in Calabria nasce la Koa Bosco squadra di soli africani
26/09/2013
Mentre nella serie A non si riescono a fermare gli episodi di razzismo, in Calabria nasce un progetto che mira a combattere e debellare questo triste fenomeno, nasce così l’Asd Koa Bosco, formazione interamente composta da ragazzi africani che disputerà il campionato di Terza Categoria.Non si tratta di un territorio a caso. A Rosarno infatti sono tantissimi i ragazzi africani sistemati nelle tendopoli che arrivano dai loro Paesi in cerca di lavoro e di un futuro migliore. E nel gennaio 2010 gli stessi furono al centro delle cronache nazionali quando misero in atto una protesta violenta al fine di manifestare il loro malessere.
Come detto il Koa Bosco sarà composto interamente da ragazzi delle tendopoli. E anche gran parte della dirigenza e dello staff tecnico sarà africano. Come Khadim che si occuperà delle pubbliche relazioni, Masseck e Ibrahima, senegalesi che avranno il compito di assistere la squadra durante le partite. Il traduttore Magatte Diop, anch’esso del Senegal come anche il preparatore atletico Mbengue Bassirou e l’osservatore Amar Alassane.
L’iniziativa, inserita nell’ambito del progetto Uniti oltre le frontiere, “è finalizzata al riscatto sociale degli africani nella Piana e senza scopo di lucro” come si legge nel comunicato della società la quale ha comunque tenuto a precisare che “gli eventuali proventi attivi verranno investiti per intero nell’assistenza degli stessi immigrati. Le difficoltà non mancano – si legge ancora – e c’è la consapevolezza che ci sarà ancora molto da lavorare, specialmente nel superamento di certe barriere sociali ma, di sicuro, rimarrà sempre il segno di un gruppo disomogeneo per nazionalità e tribù di africani che si sono integrati per dare un messaggio d’amore e solidarietà che già li rende campioni nella partita della loro vita.
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