domenica 6 ottobre 2013

Il servitore della Sacra Casa: gli esercizi di cui siamo affidatari ci sono stati sottratti... e non rinuciamo al ruolo di "servitori della Sacra Ka°bah".



 
Jeddah – Arwa Khashifaty Venerdì, 27 settembre 2013


Il servitore dell'onorata Ka°bah, Abdul Qadir Al-Shaibi ha rivendicato al giornale "Al-Hayat" il diritto per i Bani Shaybah, di custodire la chiave della Ka°bah; diritto di cui hanno sempre avuto esclusività e che gli fu concesso in base a quanto riferito nell' Hadith del Mesaggero (pace e benedizione su di lui) quando si rivolse ai Bani Shaybah dicendogli (traduzione dei significati): "Prendetele (alludendo alle chiavi della Ka°bah), o figli di Abi Talha, [saranno con voi] eternamente,  [come da] antico onore, fino al Giorno del Giudizio". 

Egli ha negato di aver ricevuto alcuna comunicazione, da parte delle autorità, in merito al cambiamento della serratura della Ka°bah; ha confermato inoltre che i diritti eslusivi dei Bani Shaybah, di entrare dentro la Ka°bah, di aprirne le porte e di pulirla, gli  sono stati  sottratti. Ha inoltre detto che loro chiedono di riavere i loro diritti, che da un quarto di secolo, non hanno mai superato i 680 ryal.



·         Alla domanda su quali fossero questi diritti, e se veramente  Al-Shaybah avessero mai ricevuto un indennizzo a fronte dei loro originari diritti, e a quanto ammonta la somma che gli era destinata, egli ha risposto:
 Vi è una somma specifica di denaro, che ammonta a 680 ryal, che veniva consegnata mensilmente, come indennizzo per aver vietato ai Bani Shaybah di godere dei regali che giugevano loro al momento di aprire la Sacra Ka°bah per gli ospiti e i visitatori; questo era ciò che aveva detto il Messaggero (pace e benedizione su di lui), (traduzione dei significati): "Godete di questo nel limite riconosciuto". Questo indennizzo è rimasto in vigore a favore di un numero limitato dei Bani Shaybah, da un quarto di secolo e non è stato mai riscontrato nessun aumento di questa somma, prima che venissero sottratti  tutti i compiti onorevoli ai Bani Shaybah. 


(traduzione a cura della sorella Bushra)

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