Jeddah – Arwa Khashifaty Venerdì, 27 settembre 2013
Il servitore dell'onorata Ka°bah, Abdul Qadir
Al-Shaibi ha rivendicato al giornale "Al-Hayat" il diritto per i Bani
Shaybah, di custodire la chiave della Ka°bah; diritto di cui hanno sempre avuto esclusività e
che gli fu concesso in base a quanto riferito nell' Hadith del Mesaggero
(pace e benedizione su di lui) quando si rivolse ai Bani Shaybah dicendogli
(traduzione dei significati): "Prendetele (alludendo alle chiavi della Ka°bah),
o figli di Abi Talha, [saranno con voi] eternamente, [come da] antico onore, fino al Giorno del
Giudizio".
Egli ha negato di aver ricevuto alcuna comunicazione, da parte delle autorità, in merito al cambiamento della serratura della Ka°bah; ha
confermato inoltre che i diritti eslusivi dei Bani Shaybah, di entrare dentro la
Ka°bah, di aprirne le porte e di pulirla, gli sono stati sottratti. Ha
inoltre detto che loro chiedono di riavere i loro diritti, che da un quarto di secolo, non
hanno mai superato i 680 ryal.
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Alla domanda su quali fossero questi diritti, e se veramente Al-Shaybah avessero mai
ricevuto un indennizzo a fronte dei loro originari diritti, e a quanto ammonta la somma che gli era destinata, egli ha risposto:
Vi è una somma specifica di denaro, che ammonta a 680
ryal, che veniva consegnata mensilmente, come indennizzo per aver vietato ai Bani
Shaybah di godere dei regali che giugevano loro al momento di aprire la Sacra
Ka°bah per gli ospiti e i visitatori; questo era ciò che aveva detto il
Messaggero (pace e benedizione su di lui), (traduzione dei significati):
"Godete di questo nel limite riconosciuto". Questo indennizzo è
rimasto in vigore a favore di un numero limitato dei Bani Shaybah, da un quarto
di secolo e non è stato mai riscontrato nessun aumento di questa somma, prima che venissero sottratti tutti i compiti onorevoli ai Bani Shaybah. (traduzione a cura della sorella Bushra)
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