venerdì 25 ottobre 2013

Brunei : Applicare la legge islamica

Bandar Seri Begawan - Il regno islamico del Brunei ha annunciato la sua intenzione di applicare la Shari `ah nel proprio codice penale il prossimo anno.
 
"Per grazia di Allah, con l'entrata in vigore di tale normativa, il nostro dovere verso Allah è stato pertanto adempiuto," ha detto il sultano Hassanal Bolkiah che è stato citato dall'Agenzia France Presse (AFP)  Martedì, 22 ottobre.
 
Dopo anni di preparativi, il sultano Bolkiah ha annunciato che nel Brunei la Shari'ah sarà applicata a partire da aprile 2014.

La nuova legge potrebbe includere la lapidazione per adulterio, il taglio degli arti per furto, e la fustigazione per violazioni che vanno dall'aborto al consumo di alcol, l'AFP ha citato una copia del codice.
"E 'a causa del nostro bisogno che Allah l'Onnipotente, in tutta la sua generosità, ha creato leggi per noi, in modo che possiamo utilizzarle per ottenere giustizia", ​​ha detto il sultano, che ricopre anche la carica di primo ministro, secondo Reuters.
 
Definendola una forma di 'linee guida speciale' da parte di Allah, il sultano ha detto che il nuovo codice farebbe 'parte della grande storia' del Brunei.
 
L'ufficio del procuratore generale, per rassicurare i cittadini preoccupati, ha detto che l'applicazione della Shari`ah richiederebbe prove inconfutabili per i crimini, e le punizioni sarebbero a discrezione dei giudici.
 
Il Sultanato del Brunei ha una popolazione di meno di mezzo milione di abitanti, principalmente di origine malese, e il 90% di loro sono musulmani.
 
Per più di 14 secoli i musulmani hanno fatto ricorso alla Shari `ah come mezzo per governare le loro vite fino a quando le forze di occupazione occidentali invasero le terre musulmane.
 
Ci sono chiare hudud stabilite dal Corano come detto sopra, per quanto riguarda qisaas, qadhf, hirabah, e il furto.
 
Ci sono anche gli Zanni,  che sono stati stabiliti dalla Sunnah, come ad esempio la pena per bere vino.
La Shari `ah governa i problemi nella vita dei musulmani, dalle preghiere quotidiane e il digiuno, fino alle controversie finanziarie in caso di eredità coniugale.

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