lunedì 2 settembre 2013

Un mondo diverso è possibile con gli orti sociali


 «Un mondo diverso è possibile con gli orti sociali»




Castelletto sopra Ticino (cim) 






Si stanno raccogliendo proprio in questi giorni i primi frutti dell'orto sociale che un gruppo di castellettesi ha cominciato a coltivare circa un mese fa. 

L'idea è nata dal castellettese Franco Sulayman La Spina, che ha portato avanti un progetto che in altri paesi è già diventato una realtà radicata e importante. «La valorizzazione di un territorio, non può non passare dalla sua cura - dice La Spina - già in diverse città e paesi l'orto in "comune" è una realtà, la terra coltivata non dà solo frutti, ma dà anche l'occasione per vivere insieme rompendo quell'isolamento che ha impoverito l'uomo e lo ha reso sempre più dipendente di un sistema economico-sociale in mano a poche persone che attraverso il denaro possono modificare la vita di miliardi di persone. Ho cercato di coinvolgere nel progetto anche il Comune di Castelletto, interpellando alcuni assessori e in questo momento sto aspettando le loro risposte». 

Il progetto degli orti «in comune» però è diventato realtà solo grazie all'impegno della castellettese Milena Benfanti che ha concesso gratuitamente il suo terreno proprio per questo scopo.
«Questa esperienza -continua La Spina- ha visto cooperare le diverse anime religiose e laiche della cittadina, l'opera è stata offerta da membri della comunità islàmica, i frutti sono stati messi a disposizione di chi ne avesse bisogno, senza distinzione».




Lo Staff


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