domenica 7 aprile 2013

Discriminazione nelle scuole francesi


Discriminazione nelle scuole francesi



Lunedì 08/04/2013


Una famiglia musulmana ha citato in giudizio una scuola francese per discriminazione e molestie dopo essere venuta a conoscenza che la propria figlia è stata punita severamente, segregandola e allontanandola dall'aula  con la sola colpa di aver indossato una fascia larga 5 centimetri in testa e una gonna lunga ritenuta "troppo" religiosa. La madre della quindicenne ha dichiarato ai giornalisti di France 24: "Indossava una fascia appena di cinque centimetri di larghezza e una gonna lunga e le autorità scolastiche hanno deciso che questi erano simboli religiosi … una cosa senza senso."

La ragazza, una studentessa della scuola a Villiers-sur-Marne a sud est di Parigi, indossava una fascia in testa e una gonna che copriva i suoi pantaloni. Considerando il suo vestiario troppo religioso, gli insegnanti della scuola, hanno deciso di separare la ragazza, allontanandola dai suoi compagni di classe. Gli insegnanti hanno replicato dicendo che la Francia ha regole rigide, che vietano agli alunni di indossare simboli religiosi, siano essi musulmani che indossano il velo, cristiani che portano croci o ebrei con le papaline.

L'adolescente è stata costretta a passare tutto il suo tempo a scuola, in una classe da sola, dove i suoi professori gli hanno assegnato dei compiti educativi, mentre lei si rifiutava di cambiarsi d'abito.

A metà marzo un magistrato locale aveva stabilito che la sua esclusione dalla normale vita scolastica era illegittima e che quindi avrebbe ordinato il suo reintegro immediato, ma i genitori hanno rifiutato la decisione della scuola, e con l'appoggio dell’associazione francese anti-islamofobia (CCIF), hanno fatto causa alla scuola per discriminazioni e molestie.

Il caso arriva in mezzo ad una polemica scaturita a seguito di una sentenza della corte di giustizia Francese, che dava ragione ad una donna musulmana, licenziata da una scuola materna privata, per il fatto di aver rifiutato di togliersi l’hijab, questo caso era stato considerato pari a un atto di "discriminazione religiosa".

Con una mossa insolita, il ministro degli interni francese Manuel Valls ha criticato la sentenza contro la scuola materna, perché metterebbe in discussione "la sua laicità". La Francia è la patria di circa sei, sette milioni di musulmani, che rappresentano la più grande minoranza musulmana in Europa. L'ossessione francese per il velo islamico in tutte le sue forme è in parte radicata nel attaccamento del paese al secolarismo e negli ultimi dieci anni, la Francia ha approvato una serie di leggi controverse che limitano l'uso di simboli religiosi in tutti i luoghi pubblici.

Nel 2004, la Francia, e in seguito anche altri paesi europei, hanno proibito alle donne musulmane di indossare l'hijab, imponendo un codice di abbigliamento nei luoghi pubblici.

Nel mese di ottobre, un sondaggio ha rilevato che quasi la metà dei francesi vedono i musulmani come una minaccia per la loro identità nazionale, e che la maggior parte di loro vedono l'Islam troppo influente, tanto che il 74 % della popolazione crede che l'Islam non è compatibile con la loro società .



Lo Staff

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