giovedì 3 ottobre 2013

Ennesima tragedia a Lampedusa, brucia un barcone, oltre 90 morti e 250 dispersi, è la strage delle coscienze

Ennesima tragedia a Lampedusa, brucia un barcone,  oltre 90 morti e 250 dispersi, è la strage delle coscienze

03/10/2013

L'ennesima strage che si consuma nelle coste della sicilia. Tutti i media nazionali riempono le proprie pagine con titoloni "La strage di Lampedusa", con il solo scopo di offuscare  la strage politica che sta avvenendo in Italia, anche perchè  a Lamedusa la strage va avanti da anni, ogni giorno è una strage, ogni giorno è una tragedia che si consuma tra lo strazio e lo sconforto dei soccorritori e della gente dei piccoli comuni e delle isole, nell'indifferenza più totale da parte di tutte le istituzioni. I giornalisti nostrani hanno forse  già dimenticato l'appello del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, quando scrivendo  all'Unione Europea disse " Allora, se questi morti sono soltanto nostri, allora io voglio ricevere i telegrammi di condoglianze dopo ogni annegato che mi viene consegnato. Come se avesse la pelle bianca, come se fosse un figlio nostro annegato durante una vacanza." i giornalisti hanno dimenticato quando Berlusconi invitava in tv i tunisini a venire in Italia offrendogli casa e lavoro...;
E mentre la lega fa rimbalzare le responsabilità tra la Boldrini e la Kyenge, Alessandro di Battista espone una crudele verità che in Tv non dirà mai nessuno.
"I fratelli africani devono stare a casa loro, e per farli stare a casa loro devono avere risorse e sviluppo a casa loro. Questo parlamento non ha fatto NULLA! Dov'e' la legge sulla cooperazione internazionale Presidente Boldrini? La tragedia della tratta di questi nuovi schiavi non si ferma ne con la repressione (nessuna repressione ha mai bloccato un fenomeno) ne con le politiche di accoglienza miopi promesse da chi, come il Ministro Kyenge, rende facile quel che facile non e'. Inizi a non invitare o stringere le mani a quei dirigenti africani che si arricchiscono con le prebende delle transnazionali, che si arricchiscono con il commercio del coltan, che vivono di diamanti, per sempre. Inizi dando questi segnali. I minuti di raccoglimento dovrebbero servirci a riflettere, non a lavarci coscienze che ogni giorno, in un'istituzione che NON lavora autonomamente si infangano sempre piu'. Non partecipero' mai piu' a minuti di silenzio se le tragedia in questione sara' una delle tante causate dalla politica negli ultimi 30 anni. Ogni giorno confermo le parole che le dissi Presidente. Il malaffare ha distrutto questo paese ma e' l'ipocrisia che uccide la speranza. Buon lavoro. Se cambiera' marcia la sosterro', ma lo faccia in fretta!"
Questa sarà l'ennesima tragedia che domani sarà dimenticata ... in un commento qualcuno ha scritto "Ci sono morti ovunque", in verità oggi sono le coscienze ad essere morte.

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