Volgograd - Una moshea è stata incendita nella provincia meridionale russa di Volgograd,
un uomo di cui ancora non ancora identificato, ha gettato una molotov attraverso la finestra giovedì.
"Verso
le 02:00 della notte di Giovedi, uno sconosciuto ha gettato una bottiglia riempita
con una sostanza non ancora identificata, attraverso una finestra al piano terra
di una moschea situata a Voroshilovsky nel distretto di Volgograd," lo ha reso noto il Ministero degli Interni, attraverso un comunicato stampa
citato da Interfax News Agency il 24 ottobre.
La
polizia ha aggiunto che è in corso una indagine penale, per distruzione intenzionale o danneggiamento di
proprietà attraverso incendio doloso, nel tentativo di identificare
l'uomo che ha cercato di dare fuoco alla moschea.
Gli attacchi hanno avuto luogo pochi giorni dopo che una presunta militante islamista del Caucaso del Nord Repubblica
del Daghestan si è fatta esplodere all'interno di un autobus a Volgograd
il 21 ottobre.
Sei uomini e una donna sono stati uccisi e diverse persomne sono rimaste ferite nell'attacco.
L'attacco alla moschea di Volgograd non è il primo episodio spiacevole indirizzato contro i musulmani questa settimana.
Due giorni fa, un altro attacco molotov ha preso di mira un centro islamico adibito a moschea.
L'Islam è la seconda religione in Russia, e rappresenta circa il 15
per cento della sua popolazione su un totale di 145 milioni di abitanti prevalentemente
ortodossi.
La Federazione russa è la patria di circa 23 milioni di musulmani nel
nord del Caucaso e nelle Repubbliche a sud della Cecenia, Inguscezia e
Daghestan.
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