"Non c'è paragone tra i servizi dell'hajj di oggi e quelli del passato, quando le risorse erano scarse," ha detto Sheikh Yahya Jabran Solaiman Al-Malki, a Saudi Gazette Domenica, 13 ottobre.
Per Al-Malki, l'imam della moschea di Al Hiraz-Dair, in provincia di Jazan a sud-ovest del Regno, il servizio hajj è sviluppato notevolmente dal suo primo Hajj che fece con suo padre nel 1954.
Ha detto che per compiere il viaggio da Jazan a Makkah lui e suo padre ci misero due settimane.
Al-Malki ha aggiunto che a quel tempo non c'erano strade asfaltate, le auto erano vecchie e fumose, non c'era abbastanza acqua, cibo e servizi igienici nei luoghi santi.
"Il numero dei pellegrini era di circa 250.000", ha detto.
"Ci siamo dovuti abituare a vivere nelle tende ... Abbiamo dovuto attraversare a piedi le lunghe distanze tra Mina, Arafat e Muzdalifah." ha detto Al-Malki ricordando che è stata un' esperienza "molto faticosa" che non dimenticherà mai.
"L'Hajj oggi è un pic-nic, grazie ai servizi forniti agli ospiti di Dio da parte del governo saudita, sotto la guida del Custode delle Due Sante moschee re Abdullah e il principe ereditario," ha detto.
Al-Malki ha detto che aveva eseguito Hajj per se stesso, i suoi genitori e un certo numero di suoi figli che erano morti giovani.
"A 80 anni con 60 Hajj compiuti, l'imam potrebbe stabilire un record mondiale", ha detto il giornale.
I musulmani di tutto il mondo ogni anno si recano a Makkah per eseguire Hajj, uno dei cinque pilastri dell'Islam, che si compone di diversi riti, tutti che hanno lo scopo di simboleggiare i concetti essenziali della fede islamica, e per commemorare le prove del Profeta Abramo e la sua famiglia.
Lo scorso anno un totale di 3,2 milioni di fedeli, di cui 1,75 milioni di stranieri provenienti da 190 paesi, eseguito hanno eseguito il pellegrinaggio a Makkah.
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