Nuova giornata di scontri oggi
all'università di Al Azhar e in altri atenei egiziani. La
polizia è intervenuta con lancio di lacrimogeni all'interno del
campus di al Azhar, legata alla massima istituzione religiosa
sunnita, per dividere manifestanti pro e anti Morsi che erano
riusciti a penetrare anche all'interno dell'edificio che ospita
gli uffici amministrativi. Scontri si sono verificati, secondo
testimoni, anche all'interno dell'edificio.
L'intervento della polizia, secondo un comunicato del
ministero dell'interno, e' stato chiesto dal rettore dell'ateneo
per proteggere "persone e beni". Dal 2010 e' vietato alla
polizia entrare nei campus universitari.
Sempre oggi le forze dell'ordine hanno arrestato 18 persone
per gli scontri all'universita' di al Azhar e di Zagazig, citta'
natale del deposto presidente Mohamed Morsi, dove nei tafferugli
sono rimaste ferite 50 persone. Sedici i feriti ad Alessandria.
Il primo ministro egiziano Hazem el Beblawi ha detto di
ritenere "imperativo" ristabilire la sicurezza nelle
universita'. Durante il consiglio dei ministri il premier ha
affermato che "la cosa importante e' di avere una presenza di
sicurezza nelle universita'", che questa sia la security interna
o altro.
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