domenica 26 maggio 2013

Mi5 tento' di reclutare il killer della mannaia

Mi5 tento' di reclutare il killer della mannaia

26/05/2013

L'MI5, i servizi di sicurezza britannici, avrebbero tentato di reclutare Michael Adebolajo, uno dei due uomini arrestati per aver ucciso a colpi di mannaia il soldato Lee Rigby mercoledì nel sud est di Londra scrive l'Agenzia Ansa. Lui aveva rifiutato, categoricamente. Lo ha raccontato un amico del 28enne di origine nigeriana, Abu Nusaybah, in un'intervista alla Bbc a conclusione della quale il giovane è stato arrestato. Altre tre persone sono state intanto fermate, con l'accusa di complotto, dalla polizia britannica, nell'ambito delle indagini sul militare massacrato. Due uomini di 24 e 28 anni, sono stati prelevati dalle loro abitazioni nel sud di Londra, il terzo, di 21 anni, è stato catturato in un quartiere del sud-est. Nel video, per il programma Newsnight, Abu Nusaybah ha spiegato di aver trovato l'amico cambiato dopo un periodo di detenzione in Kenya. Adebolajo gli avrebbe riferito di essere aver subito abusi.

Poi, al suo ritorno, l'MI5 lo avrebbe iniziato a seguire. "Non mi hanno lasciato in pace", avrebbe detto il 28enne killer del soldato Lee Rigby, che si trova in ospedale piantonato da guardie armate insieme con un il complice 22enne Michael Adebowale, feriti e catturati dalla Polizia dopo l'attacco mercoledì a Woolwich. "Funzionari del servizio di sicurezza britannico hanno bussato alla sua porta - ha raccontato - inizialmente gli hanno chiesto se conosceva alcune persone. Alla sua risposta negativa, gli hanno chiesto se era interessato a lavorare per loro. Lui però è stato esplicito nel rifiutare". L'operato degli 007 britannici resta nel mirino delle critiche essendo emerso che i due autori del brutale attacco erano da tempo nel loro radar. Emerge oggi inoltre da testimonianze che il più giovane dei due, Michael Adebowale, sarebbe stato fermato dalla Polizia solo due mesi fa mentre distribuiva volantini invitando alla conversione all'Islam, nella zona commerciale di Greenwich, quartiere in cui vive con la madre.

La donna, nigeriana, non parla, ma suoi vicini hanno riferito ai media che negli ultimi tempi era preoccupata per il comportamento del figlio. I servizi sono chiamati a fare chiarezza e già la prossima settimana il direttore generale dell'MI5, Andrew Parker, presenterà un primo rapporto alla commissione parlamentare incaricata di indagare. Intanto nel Paese monta la tensione e la paura dopo le moltissime segnalazioni di episodi a sfondo razzista e islamofobo. L'allarme lo lancia 'Faith Matters', un'organizzazione interreligiosa impegnata contro l'estremismo nell'Islam, che ha ricevuto oltre 160 segnalazioni di tali incidenti da mercoledì, rispetto alle 8-10 al massimo al giorno che emergono di solito. Si tratta soprattutto di commenti postati su Twitter e altri social network. Almeno nove arresti sono stati effettuati per questo motivo, le persone intercettate dalla polizia sono in gran parte giovani. Adesso il timore è che questo tipo di attività sul web possa essere coordinata e portare a veri e propri attacchi contro luoghi di culto o centri musulmani. Sporadici casi di questo tipo si sono già verificati. E circa 1.500 persone, tre volte più del previsto, hanno preso parte nel pomeriggio ad un corteo organizzato dalla formazione di estrema destra Edl (English Defence League) a Newcastle. Mentre continuano le manifestazioni di cordoglio per il giovane soldato ucciso con un via vai di gente che continua a deporre fiori presso la caserma di Woolwich, a 300 metri dal luogo del brutale attacco. Vengono diffuse le immagini di Lee Rigby in missione in Afghanistan nel 2009: sei mesi ad Helmand, uno dei luoghi dove si registra il numero maggiore di perdite tra le truppe internazionali ancora impegnate nel Paese

Lo Staff

Nessun commento:

Posta un commento