mercoledì 15 maggio 2013

La Corte Penale Internazionale "ICC" ha avviato un'inchiesta sul raid israeliano conrto la flottiglia che era diretta a Gaza

La Corte Penale Internazionale "ICC" ha avviato un'inchiesta sul raid israeliano conrto la flottiglia che era diretta a Gaza
15/05/2013

La Corte penale internazionale (ICC) ha avviato un'indagine preliminare in merito al raid israeliano contro una flottiglia che era diretta a Gaza, nel quale rimasero uccisi nove attivisti turchi.

Il  procuratore dell'ICC Fatou Bensouda ha detto di voler stabilire se ci sono i presupposti per procedere ad un'indagine completa.

L'inchiesta è scaturita a seguito di una richiesta da parte delle isole Comore, in cui una delle navi era stata registrata.

Le imbarcazioni, nel maggio 2010, stavano cercando di trasportare  rifornimenti ed aiuti a Gaza .

Il Free Gaza Flotilla, che aveva più di 600 attivisti filo-palestinesi a bordo, stava cercando di rompere il blocco navale israeliano.

Gli attivisti sono stati uccisi quando il commando israeliano è salito a bordo della nave della flottiglia cominciando a sparare.

 "Il mio ufficio condurrà un esame preliminare per stabilire se ci sono i criteri necessari per l'apertura di un'inchiesta," ha detto signora Bensouda, aggiungendo che è in contatto con uno studio legale turco che agisce per conto del governo dell'Unione delle Comore, uno stato insulare nell'Oceano Indiano.

Assalto israeliano alla Mavi Marmara ha suscitato critiche da parte di tutta la comunità internazionale, ed ha anche teso i rapporti con la Turchia.

Un'inchiesta ONU nel 2011 constatò che le azioni del commandos israeliano erano state "eccessive e irragionevoli".

Tuttavia, ha anche constatato che il blocco navale israeliano "era stato imposto come misura di sicurezza legittima" e che "rispettava i requisiti del diritto internazionale".

Israele dice che il blocco è necessario per evitare che le armi e le munizioni possano essere contrabbandate nella Striscia di Gaza, che è governata dal movimento islamico palestinese di Hamas dal 2007.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto scusa alla Turchia nel marzo 2013 per gli "eventuali errori che hanno potuto portare alla perdita della vita di quegli uomini" durante il raid, e ha accettato di risarcire le famiglie delle vittime.

La CPI indaga e cerca le prove affinchè vengano riconosciuti i crimini di guerra e crimini contro l'umanità.


Lo Staff

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