DHAKA - Bangladesh - Il procuratore generale ha chiesto la modifica del diritto ereditario islamico, per consentire un uguale eredità per donne e uomini musulmani e il divieto per gli uomini musulmani di sposare una seconda moglie.
"Se una famiglia non ha un figlio maschio, la figlia femmina deve essere trattata come per la successione di un figlio maschio," ha detto il procuratore generale Mahbubey Alam citato dal Bangladesh 24 sabato 22 giugno.
"Anche se non non c'è nessun figlio maschio, deve essere come se ci fosse."
I punti di vista scioccanti sono stati esposti da Alam durante una discussione sulle modifiche suggerite al codice di procedura penale (CRPC) 1898.
Secondo la legge attuale, le ragazze musulmane ereditano la metà della proprietà di suo padre se lei non ha fratelli.
Il resto va agli zii, zie e nonni, secondo la Shari`ah .
Il procuratore generale del Bangladesh ha affermato che l'emendamento avrebbe beneficio su migliaia di famiglie e bambini di sesso femminile.
Il Bangladesh è la terza più grande nazione a maggioranza musulmana del mondo, con una popolazione di circa 148 milioni.
Il paese ha un sistema giuridico laico, ma in questioni legate alla successione e al matrimonio seguono la shari`ah.
Le nozioni secolari sono state sancite nel 1972 attraverso la Costituzione redatta sotto la guida del padre fondatore del paese, lo sheikh Mujibur Rahman, il padre del primo ministro del Bangladesh Sheikh Hasina.
L'Islam, come religione divina, stabilisce le norme che rappresentano l'equilibrio della comunità tra le responsabilità degli uomini e i diritti delle donne.
L'Islam dà alla ragazza la metà della quota di suo fratello in eredità, perché la legge islamica non la obbliga in nessun modo a passare i propri soldi a nessuno diverso da se stessa, al contrario gli uomini hanno l'obbligo di mantenerle e soddisfare ogni loro bisogno.
D'altra parte, l'uomo musulmano, che è responsabile della famiglia, è obbligato a spendere per la moglie, i figli, i fratelli, le sue sorelle , sua madre e suo padre.
Lo Staff
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