Un esperto ONU ebreo si rifiuta di dimettersi dopo le sue critiche verso Israele
17/06/2013
Un ebreo esperto delle Nazioni Unite, Richard Falk, rifiuta di dimettersi dall'incarico per le sue posizioni su Israele, nonostante le proteste internazionali che pesano su di lui. Ha testimoniato giovedì 13 giugno che né Israele né i suoi sostenitori possono giustificare le violazioni dei diritti palestinesi nei territori occupati. Secondo Richard Falk, la tattica usata per deviare l'attenzione della comunità internazionale è quella di "distorcere e diffamare".
"È deplorevole che le organizzazioni lobbistiche, continuano il loro lavoro, al solo scopo di distogliere l'attenzione del mondo, dalle violazioni dei diritti umani perpetrati da Israele" , ha detto Mr Falk in un comunicato stampa.
"Tuttavia, queste campagne di diffamazione, disoneste e irresponsabili, che mirano a screditare quelli che documentano la realtà sul terreno, non cambiano nulla ai fatti".
Inoltre, Mr Falk ha ricordato che Israele, per annettersi ai territori palestinesi, ha demolito case e alterato la composizione demografica della Palestina attraverso gli insediamenti, in spregio del diritti internazionali.
"I servizi israeliani hanno confermato che a fine 2012 quasi 650.000 israeliani vivevano negli insediamenti, nei territori palestinesi occupati" , ha spiegato Mr Falk.
"Durante i primi tre mesi del 2013, Israele ha demolito 204 case palestinesi," ha detto. "La violenza dei coloni contro i palestinesi è un evento quotidiano, con 146 incidenti documentati per il solo mese di aprile" .
Queste critiche taglienti contro lo stato ebraico, hanno guadagnato a sua volta il disprezzo da parte di Israele, Canada e Stati Uniti, che gli hanno chiesto di dimettersi. L'ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso per questo americano di 82 anni (ex professore di diritto internazionale) e che il Canada, ha chiesto al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite che lo facciano dimettere, con l'accusa di 'antisemitismo'.
Richard Falk ha risposto chiaramente che, egli non aveva nessuna intenzione di farsi intimidire e si è difeso dall'accusa di essere un anti-semita, notando con ironia che egli stesso era ebreo.
Lo Staff
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