La Siria ha negato un suo coinvolgimento nell'attentato al confine Turco
12/05/2013
La Siria ha negato di essere responsabile delle due autobomba che hanno ucciso 46 persone nella città turca di frontiera.
Il Ministro dell'Informazione Omran al-Zoubi ha detto in una conferenza stampa Domenica che il suo paese "non ha commesso e non potrebbe mai commettere un atto del genere, perché i nostri valori non ci avrebbero mai permesso di farlo".
La polizia turca dice che nove persone sono state arrestate perchè si ritiene siano coinvolte negli attacchi di sabato a Reyhanli.
Ankara ha detto che sospetta il coinvolgimento dei servizi segreti siriani.
Il primo ministro turco Erdogan ha detto che la Turchia non sarebbe stata trascinata in questo atto "sanguinario".
Egli ha invitato i turchi ad essere "estremamente attenti, molto attenti ... di fronte alle provocazioni".
"Non cadremo nella trappola. L'obiettivo di questi attacchi è di metterci l'uno contro l'altro e creare il caos. Così mi rivolgo a tutti i miei cittadini invitandoli a mantenere la calma."
Il governo turco ha detto Domenica che il numero delle persone uccise nelle esplosioni era salito a 46 mentre i feriti ancora ricoverati erano più di 50.
Tutti e nove i sospettati che sono stati arrestati erano cittadini turchi, hanno detto i funzionari
"Questo incidente è stato realizzato da una organizzazione che è in stretto contatto con i gruppi pro-regime in Siria e lo dico molto chiaramente, con il Mukhabarat siriano," ha detto il ministro dell'Interno Muammer Guler ad una tv turca.
La Turchia, è membro della NATO, ed è anche un forte sostenitore dell'opposizione nella guerra civile in Siria criticando fortmente il governo del presidente Bashar al-Assad.
Gli Stati Uniti e la Nato hanno condannato gli attentati e hanno espresso sostegno per la Turchia.
Centinaia di persone hanno preso parte ai funerali delle vittime di Reyhanli, che è la patria di molti profughi siriani.
Mr Zoubi ha detto che "non è un diritto di chiunque quello di scagliare accuse infondate".
"Siamo rattristati per la morte dei martiri '" ha detto Sabato quando si trovava nella città di Reyhanli, ".
"E' il primo ministro turco Erdogan, che dovrebbe essere interrogato su questo atto. Lui e il suo partito hanno la responsabilità diretta."
Mr Zoubi ha lanciato quello che i corrispondenti hanno definito uno dei più duri attacchi personali al Primo Ministro della Turchia da parte di un funzionario siriano finora. Ha chiesto infatti ad Erdogan di "dimettersi come un assassino e come macellaio".
La BBC tramite Jim Muir da Beirut ha detto che si è trattato di una risposta forte da parte di Damasco, che ha gettato la responsabilità delle esplosioni alle autorità turche.
Mr Zoubi ha detto che è stato il governo turco ad aver facilitato il flusso di armi, esplosivi, veicoli, combattenti e denaro attraverso il confine con la Siria.
Ha detto che questo aveva trasformato le zone di confine in dei centri per il terrorismo internazionale e che la leadership turca deve assumersi la propria responsabilità politica e morale per questi eventi.
Il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu ha promesso di consegnare alla giustizia i responsabili dell'attacco. Domenica scorsa ha detto che secondo lui la responsabilità dell'attentato va attribuita ai combattenti fedeli al presidente siriano Assad.
La coalizione di opposizione siriana ha replicato dicendo che le accuse turche riguardo al fatto che Damasco è coiinvolto negli attentati, è un palese tentativo di inserire un cuneo tra la Turchia e i migliaia di profughi siriani che hanno trovato rifugio sul lato turco del confine.
Il Sig. Davutoglu ha detto che gli attacchi "non hanno nulla a che fare con i rifugiati siriani in Turchia, ma che hanno a che fare con il regime siriano".
Ha anche aggiunto che "non è un caso" che gli attacchi si siano intensificati proprio adesso che si stavano compiend degli sforzi diplomatici per risolvere la crisi siriana.
"E' probabile che ci sia qualcuno che voglia sabotare la pace della Turchia, ma non permetteremo che questo accada," ha detto.
"Nessuno dovrebbe cercare di testare il potere della Turchia. Le nostre forze di sicurezza adotteranno tutte le misure necessarie".
Secondo i media locali, Reyhanli è un punto di ingresso per i profughi in fuga dalla violenza in Siria e a seguito di questo incidente le popolazioni locali stanno attaccato tutti i rifugiati siriani e tutte le auto con targhe siriane che provano a entrare nel paese.
Il governo turco ha detto che i bombardamenti erano destinati a creare tensione tra la popolazione turca contro i profughi siriani di Reyhanli, aggiungendo che i rifugiati non hanno avuto alcun ruolo nell'attacco.
Il corrispondente della BBC World Affairs, James Reynolds, dice che gli attacchi causeranno molte pressioni sul primo ministro turco.
La Politica di Erdogan nei confronti della Siria è sempre stata quella di sostenere l'opposizione siriana, ma senza mai essere coinvolti nella guerra, ma questi attacchi adesso renderanno molto difficile mantenere questa posizione, restando fuori dal conflitto.
E 'previsto che il ministro incontri il presidente Barack Obama a Washington Giovedi per discutere di questa delicata situazione.
Lo Staff
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