Bambini e tv, se ne parla a Volvera
22/05/2013
E' più facile insegnare che educare, perchè per insegnare basta sapere, mentre per educare è necessario essere... diceva qualcuno.
E’ considerato 'normale' al giorno d'oggi che i genitori affrontino i loro figli piccoli con tono e parole sprezzanti.
"Andate via!"
"Smettila, mi dai fastidio!"
La società islamica invece è molto attenta all'istruzione del bambino e ancor di più alla loro educazione, ed è consapevole attraverso gli insegnamenti del Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui) che i bambini sono una grande benedizione di Allah, e che la loro buona educazione getta le basi per una struttura familiare stabile, e questo principio sta alla base della società islamica.
Oggi i genitori sono combattuti nella scelta se lasciar guardare la televisione ai bambini o no?
Diversi studi sostengono infatti che la tv non andrebbe mostrata sotto i tre anni. Molti dei messaggi inviati dalla pubblicità o dagli stessi programmi destinati ai ragazzi influirebbero in maniera pesante sul loro sviluppo.
Possiamo constatare noi stessi la capacità di assorbimento della mente di un bambino analizzando i non pochi casi di bambini che già all'età di 3 anni hanno memorizzato buona parte del Nobile Corano e a 7 anni addirittura tutto.
Quello del rapporto bambini-tv è un argomento che fa discutere, sviluppato dalla nostra autrice Antonella Randazzo nel suo libro – edito nel 2007 - Bambini psico-programmati (per la collana Il Bambino Naturale).
Venderdì 24 maggio Randazzo interverrà presso il Teatro Bossatis di Volvera (Torino) per confrontarsi – insieme a insegnanti, genitori, educatori, pedagogisti – sul problema bambini e televisione, sì o no?
Durante la serata (con inizio alle ore 21) saranno letti i componimenti degli alunni della scuola media di Volvera aderenti al progetto “Telecomando”, diffuso ormai da dieci anni negli istituti del nord Italia.
L’ingresso è libero.
Lo Staff
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