Gallarate, la Lega contro la moschea
31/05/2013
GALLARATE «Abbiamo di fronte un'occasione da non perdere: possiamo dimostrare che Gallarate c'è e ha voglia di crescere» .
Con queste parole riportate da "La Provincia di Varese" Alessio Mazza (Sel) in consiglio comunale ha invitato il sindaco Edoardo Guenzani ad accogliere la richiesta della comunità islamica. La quale «rivendica uno spazio per pregare». Chiudersi di fronte a quest'istanza, ha proseguito l'esponente della maggioranza, «rischia di rappresentare una minaccia alla modernità, alla crescita e alla ricchezza culturale», quando invece «Gallarate ha bisogno di persone oneste, gentili e trasparenti».
Insomma, «è nostro dovere riconoscere ai fratelli musulmani un luogo di culto definitivo».
Un'istanza, quella sollevata dal capogruppo di "Sinistra, ecologia e libertà", che ha subito attirato il commento critico da parte della Lega Nord.
«Abbiamo appreso che il sindaco e la giunta sarebbero favorevoli a concedere il cambio di destinazione d'uso dal capannone di via Varese», ha affermato il numero uno padano Paolo Bonicalzi. Il riferimento ad un immobile acquistato dalla comunità islamica maghrebina e chiuso dall'allora sindaco Nicola Mucci per incompatibilità urbanistiche. «Ormai siete la giunta degli immigrati», il commento.
Ma sono stati diversi gli interventi dei padani sul tema. Se Matteo Ciampoli si è detto sicuro del fatto che «l'appello di Mazza cadrà nel vuoto. Siamo sereni, quello che ha chiesto non si realizzerà», Antonio Trecate ha definito «razzista» il sindaco Guenzani: «Scatta sull'attenti per i fratelli musulmani e fa orecchie da mercante per i gallaratesi».
Il riferimento agli «extra padani che affollano l'area mercato muniti di racchetta e pallettoni per praticare attività motoria: danneggiare le auto parcheggiare con atteggiamenti arroganti. Ma il tempo della moderazione e della tolleranza», ha aggiunto, «è finito, chiediamo con vigore un intervento».
«Le fobie verso il diverso sono i prodromi di avventure razziali e fasciste», il monito di Aldo Lamberti (Pd). Mentre il capogruppo democratico Ivano Ventimiglia si è detto dispiaciuto del fatto che «Gallarate non è ancora pronta ad accettare che l'esercizio della libera religione è un diritto costituzionalmente sancito».
Torna perciò alla ribalta il caso moschea. Un problema vecchio di anni, sempre rimandato e mai risolto. La Lega non esitò a ad abbandonare la giunta Mucci per la gestione «troppo tollerante» della questione e ora, di fronte all'apertura verso la comunità musulmana da parte dell'esecutivo di centrosinistra, annuncia battaglia. Senza esclusione di colpi.
Lo Staff
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