sabato 11 maggio 2013

Human Rights Watch chiede una commissione d'inchiesta per il massacro avvenuto a Dhaka

 Human Rights Watch chiede una commissione d'inchiesta per il massacro avvenuto a Dhaka


11/05/2013

Turbati dalle immagini trasmesse la scorsa settimana, sugli scontri avvenuti a Dhaka tra le forze di polizia e i manifestanti pacifici, l' Human Rights Watch un associazione globale per i diritti umani ha esortato il governo del Bangladesh a istituire una commissione d'inchiesta indipendente per indagare sul gran numero di morti e feriti e per prevenire che si possano nuovamente  verificare in futuro ulteriori  "bagni di sangue".

Brad Adams, direttore per l'Asia di Human Rights Watch, ha detto "Il Bangladesh vedrà ancora una marea di manifestazioni quest'anno in risposta ad ulteriori verdetti da parte dell'ICT e alla vigilia delle elezioni nazionali," 

Decine di manifestanti sono stati uccisi in un attacco violento da parte della polizia in una manifestazione nella quale partecipavano decine di migliaia di musulmani nella capitale Dhaka per chiedere leggi severe contro la blasfemia.

Il numero esatto dei morti durante la protesta rimane poco chiaro, con cifre che vanno da 11 morti secondo le stime ufficiali del governo, mentre si tratterebbe di migliaia secondo la stima di Hefazat.

Fonti di informazione indipendenti, dicono invece che la cifra è di circa 50 morti.

Gli scontri sono scoppiati dopo che la polizia ha sparato gas lacrimogeni, proiettili di gomma e cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti.

I manifestanti, guidati da un gruppo chiamato Hefajat-e-Islam, vogliono ripristinare le leggi di Allah nelle costituzioni.

Chiedono inoltre nuove leggi per vietare la bestemmia e l'educazione islamica obbligatorio.

L'Human Rights Watch ha chiesto al governo di ordinare pubblicamente alle forze di sicurezza di seguire i principi di base delle Nazioni Unite sull'uso della forza e delle armi da fuoco da parte delle forze dell'ordine.

Adams ha anche criticato Hefajat-e-Islam per aver reclutato i ragazzi che prendevano parte ai seminari per partecipare alle manifestazioni.

Essi "erano terrorizzati dall'esperienza di aver visto tutti quei cadaveri e quella violenza su larga scala", ha detto Adams  in un comunicato, aggiungendo: ". Mettere i bambini in pericolo è estremamente irresponsabile"

Lo Staff

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