venerdì 10 maggio 2013

Bangladesh - Arriva una nuova controversa sentenza di condanna a morte

 Bangladesh - Arriva una nuova controversa sentenza di condanna a morte

 10/05/2013

Arriva una nuova controversa sentenza di condanna a morte da parte di un  tribunale per i crimini di guerra del Bangladesh, che Giovedi, ha condannato un altro alto leader islamico a morte,  accusandolo di aver commesso atrocità durante la guerra di indipendenza del Paese.

L'Agenzia di stampa France-Presse (AFP) ha riferito che il giudice e presidente Obaidul Hassan nell'aula di tribunale della capitale Dhaka ha detto "Lui deve essere impiccato per il collo fino alla morte".

Mohammad Kamaruzzaman, assistente segretario generale ddell'opposizione Jamaat-e-Islam, è stato condannato a morte per crimini di guerra nel corso della guerra di indipendenza del 1971 .

Il giudice nominato dal governo ha detto che il leader islamista era colpevole di genocidio, tortura, rapimenti e crimini contro l'umanità durante la guerra.

I procuratori hanno detto che Kamaruzzaman era un "capo organizzatore" di Al Badr, una milizia filo-pakistana accusata di aver ucciso migliaia di persone nella guerra dei nove mesi.

"A causa del suo ruolo odioso, molte persone sono state uccise e molte donne sono state violentate," ha detto procuratore generale Mahbubey Alam all' AFP fuori dal tribunale.

"Oggi è stata fatta giustifia alla nazione".

Kamaruzzaman è il quarto leader islamico accusato di crimini di guerra durante la guerra di indipendenza.

Nel mese di marzo, il capo del Jamaat-e-Islam, Delwar Hossain Sayedee è stato condannato a morte con l'accusa di aver commesso crimini di guerra durante la guerra di indipendenza.

Il verdetto ha causato condanne diffuse da parte dei musulmani di tutto il mondo e scatenato proteste mortali in Bangladesh, che hanno lasciato dietro di se almeno 200 morti.

L'ex Pakistan orientale ha dichiarato l'indipendenza da Islamabad nel dicembre 1971 al termine di una guerra civile durata  nove mesi in cui il governo dichiarò che tre milioni di persone erano state uccise.

Stime indipendenti, confermano invece che la cifra era molto più bassa.

Una dozzina di imputati sono sotto processo nel Tribunale penale internazionale di Dhaka, che è stato istituito nel marzo 2010, per determinare il presunto ruolo degli imputati durante la guerra.

Ma tutti gli imputati sono o membri del partito Jamaat-e-Islam o membri dell'opposizione principale del Bangladesh National Party (BNP), alimentando così le accuse che il processo è pilotato politicamente.

Lo Staff

1 commento:

  1. Nessuno può decidere chi uccidere. Però a mio avviso è la stessa cosa sia che abbia ucciso molte persone che poche, sempre un assassino rimane colpevole di genocidio e altre brutte cose.

    RispondiElimina