sabato 4 maggio 2013

Azad Sally's importante politico musulmano è statao sequestrato dal governo dello Sri Lanka

 Azad Sally's importante politico musulmano è statao sequestrato dal governo dello Sri Lanka

04/05/2013

Un gruppo internazionale dei diritti umani ha denunciato l'arresto di un importante politico musulmano dello Sri Lanka  che ha accusato il governo di sponsorizzare gruppi nazionalisti buddisti nella realizzazione di una serie di campagne anti-islam.

Polly Truscott, Vice direttore di Asia Pacific Amnesty International , ha dichiarato in un comunicato stampa citato da Sri Lanka Guardian "L'arresto di Azad Sally's, e le vessazioni che ha dovuto affrontare nel corso delle ultime settimane, sono indicative del clima di paura che vige all'interno del governo dello Sri Lanka. Egli deve essere rilasciato immediatamente o accusato di un reato penale riconoscibile a livello internazionale."

Sally's, il leader della nuova formazione musulmana Tamil National Alliance dello Sri Lanka, è stato preso in custodia Giovedi mattina dai servizi segreti per motivi sconosciuti.

Egli è conosciuto per aver criticato apertamente un'organizzazione buddista, Bodu Bala Sena, che  da febbraio 2013 avrebbe attaccato istituzioni religiose musulmane e cristiane.

Il 29 aprile, aveva detto ai giornalisti che si era dovuto nascondere perché temeva per la sua sicurezza dopo aver ricevuto minacce dai media statali.

"Lui sta facendo una campagna per porre fine alle pratiche oppressive contro le minoranze nello Sri Lanka, in particolare verso i musulmani e i tamil, e per questo motivo ha dovuto affrontare le ire del governo dello Sri Lanka", ha detto Truscott.

L'organizzazione buddista, "Bodu Bala Sena" , ha condotto una serie di attacchi contro la minoranza musulmanan nello  Sri Lanka.

Nel Marzo scorso, il gruppo estremista ha demolito una moschea del 10° secolo in Kuragala.

L'invito a distruggere l'antica moschea e avvenuto  poco dopo che il gruppo aveva promosso una campagna contro il cibo halal nello Sri Lanka, costringendo i musulmani ad abbandonare il progfetto di un logo halal, in modo da non alimentare ulteriormente la tensione con la maggioranza buddista.

Lo Staff

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