venerdì 26 luglio 2013

Nessuna Mediazione, le proteste pacifiche continuano e sempre più deboli, i militari chiedono aiuto alla piazza

Nessuna Mediazione, le proteste pacifiche continuano e sempre più deboli, i militari chiedono aiuto alla piazza

26/07/2013

Naguib Mahfouz, Nobel egiziano per la letteratura, sosteneva che le risposte di un uomo indicano la sua conoscenza. Ma è la qualità delle sue domande a rivelarne la saggezza. Cosa c'è di saggio nel chiedere al popolo egiziano di scendere oggi in strada, al culmine di un mese già carico di manifestazioni, tensioni, violenze, morti che hanno polarizzato il Paese più di quanto già non fosse? scrive il 24ore

Lo ha fatto l'uomo che aveva promesso sicurezza e ordine all'Egitto: il generale Abdel Fattah al-Sisi che per le sue cariche – comandante un capo delle forze armate e ministro della Difesa - dovrebbe essere un simbolo di moderazione e di stabilità.

Il 30 giugno aveva già usato il movimento dei Tamarrud, i giovani ribelli, per scardinare con una protesta di massa il potere del presidente Mohamed Morsi e dei Fratelli musulmani, legittimato dal voto. Ora, incapace di fermare la protesta della fratellanza che si sente defraudata della sua legittimità, al-Sisi esorta la folla a scendere di nuovo in strada.

E' una gigantesca prova di debolezza. Al-Sisi chiede agli egiziani di legittimare completamente, fino all'ultima repressione, il suo colpo di Stato. Già aveva fatto arrestare centinaia di persone senza un'accusa precisa, fatto sparare sulla gente, uccidendo a sangue freddo una cinquantina di islamisti. Non era bastato. Occorre di più, serve una repressione completa. Ma concludere il lavoro come usano i militari, isolerebbe l'Egitto dal resto del mondo civile.

Alcune testate giornalistiche hanno diffuso la notozia di una mediazione per faermare la protesta a cui ha prontamente replicato il Dr. Ahmad Aref - portavoce dei media dei Fratelli Musulmani che via Facebook ha scrito:

"BUGIe" Ora hanno spostato la scena dalla  fase delle  menzogne a quella delle invenzioni".

"Assolutamente nulla di vero ... è stata data notizia poco fa, dell'esistenza di una mediazione o di negoziati tra i Fratelli Musulmani e i golpisti militari con l'impegno di fermare le marce pacifiche.

La questione è chiara ed inequivocabile,  il colpo di stato militare e tutte le azioni incostituzionale devono concludersi e deve tornare la legittimità, e la Fratellanza è parte integrante dell '"Alleanza Nazionale per sostenere la legittimità e ha respinto il colpo di stato" e la nostra posizione è la posizione di tutti gli egiziani che si rifiutano di ritornare  alla dittatura dello Stato, e non saranno perse  le conquiste della rivoluzione del 25 gennaio.

Lo Staff


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