giovedì 28 marzo 2013

HIJAB IN NIGERIA

HIJAB IN NIGERIA


Giovedì 28/03/2013




I musulmani hanno citato in giudizio il governo perché non permettere agli studenti musulmani di indossare l'hijab nelle scuole. Questo divieto viola i diritti religiosi degli studenti musulmani, come scritto nella Costituzione. L'abito musulmano è stato nell'occhio del ciclone da quando la Francia lo ha vietato nelle scuole pubbliche nel 2004, e da allora, diversi paesi hanno seguito lo stesso esempio.
Rev John Abraham, un padre cattolico che vive in Nigeria ha dichiarato: “Il fatto che la questione venga risolta davanti a un giudice, non aiuta la causa della relazione di pace tra cristiani e musulmani; Imploro tutti i partiti di tornare a casa e risolvere il caso in via stragiudiziale; Siamo fratelli in Abramo, e i fratelli non si trascinano davanti al giudice per una questione come quella del velo che non è vietato neanche dal cristianesimo. " Anche il Vescovo Bolanle Gbonigi, leader dei cristiani in Nigeria, ha dichiarato "Sono scandalizzato all'idea di trascinare noi stessi in tribunale”
Per l’Islam, l’hijab rappresenta un codice di abbigliamento obbligatorio, e non un simbolo religioso. Disu Kamor, il presidente esecutivo del Muslim Public Affairs Centre (MPAC), si è detto d’accordo con i rappresentanti cristiani e ha dichirato : "E' mia opinione che si può, in buona fede, risolvere il problema tra di noi stessi, senza necessariamente trascinare la questione davanti al giudice." "Forzare una donna musulmana osservante a togliersi l’hijab, è come strapparle da dosso la sua camicetta in pubblico".
La Nigeria è una delle nazioni più religiosamente impegnate del mondo, è divisa tra un nord musulmano e un sud cristiano. Musulmani e Cristiani, costituiscono il 55 - 40 % della Nigeria su un totale di 140 milioni di abitanti, ed hanno vissuto per lunghi anni sempre in pace. Ma le tensioni etniche e religiose, alimentate da decenni di risentimento tra i gruppi indigeni, che sono in lizza per il controllo dei fertili terreni agricoli tra migranti e coloni, hanno fatto crollare completamente i già precari equilibri.


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