Minoranze Musulmane in Cina ancora nel mirino
18/02/2015
In Cina un altro episodio di repressione della libertà di culto.
In Xinjiang, quartiere orientale a maggioranza musulmana, gli imam sono stati costretti a ballare nelle strade cinesi ripetendo slogan che glorificavano lo stato e giurare che non avrebbero insegnato ai bambini la religione islamica, dicendo loro che la preghiera è dannosa all'anima.
È stato proibito anche agli studenti di praticare il digiuno nel mese di Ramadan e i funzionari hanno incoraggiato la gente del quartiere a non indossare il velo islamico e a non far crescere la barba.
La Direzione
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