martedì 11 giugno 2013

A noi la colpa di guidare i musulmani verso il radicalismo

A noi la colpa di guidare i musulmani verso il  radicalismo

11/06/2013

 I leader musulmani hanno dato la colpa del fenomeno del radicalismo islamico alla guerra americana al terrore e alla decennale occupazione israeliana delle terre palestinesi.

"Gli Stati Uniti, il resto del mondo occidentale e i nostri vicini cercano di addossare la colpa del radicalismo sulla nostra resistenza contro l'Unione Sovietica," ha detto il presidente afghano Hamid Karzai durante il forum  U.S.-Islamic World tenutosi a Doha, e citato da The Daily Beast.

I leader Occidentali hanno opinato che la politica degli Stati Uniti ha spinto molti afgani al radicalismo, e le conseguenze si sono viste con gli attacchi dell' 11/9.

"Quando i mujaheddin sono riusciti nel loro obiettivo, il giorno dopo sia gli Stati Uniti che l'Europa hanno chiuso le loro ambasciate lasciandoci in balia dei nostri vicini e di quelli intorno a noi," ha detto Karzai.

"Questo ci ha portato alla tragedia dell'11 settembre e alla distruzione delle torri gemelle e l'attacco all'America ed è per questo che l'America e la Nato sono dovute tornare in Afghanistan."

Ha detto che la guerra al terrore perpetrata da Washington ha aggiunto la beffa, poichè il pregiudizio, ha spinto molte persone al radicalismo.

"La questione è che sicuramente il mondo islamico ha visto più radicalismo, in Pakistan e in Afghanistan fino ad oggi che in Mali e in Nigeria," ha detto.

"Questa è la conseguenza non intenzionale della guerra al terrore, come alcuni sostengono, o  questo era previsto dagli Stati Uniti e dall'Occidente, come alcuni altri sostengono?"

"A mio parere, l'Occidente, dovrebbe spiegarsi meglio " ha detto. "È davvero la guerra al terrore contro il terrorismo? Se lo è, se ha causato più radicalismo nel mondo musulmano, soprattutto tra i giovani, che cosa è andato storto."

Organizzato dalla Brookings Institution e dal governo di Qatari, il forum  si è svolto a Doha domenica 9 giugno ed è durato tre giorni.

Il tema è stato "Dieci anni di dialogo", durante il forum le discussioni si sono concentrate  sui conflitti in Afghanistan e in Siria, sul cambiamento politico del Pakistan e di un certo numero di nazioni arabe, come pure la necessità di maggiori opportunità economiche all'interno del mondo emergente delle democrazie.

Tra gli ospiti vi sono stati i capi rappresentanti degli Stati Uniti e di  oltre 30 paesi a maggioranza islamica, tra cui Egitto, Tunisia, Jordan, Libano, Arabia Saudita, Afghanistan, Pakistan, Indonesia, Nigeria e Sudan nonché l'organizzazione della cooperazione islamica (OCI).

Lo staff

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